In un piatto della mensa servito a un bambino dell’asilo di Monterotondo è stato trovato un chiodo. Un rinvenimento che ha provocato rabbia nei genitori dei piccoli alunni che si sono scatenati in chat per manifestare il loro dissenso e anche la loro preoccupazione per l’episodio. Non si sentono più sicuri, hanno paura per l’incolumità dei propri bambini. E oltretutto sembrerebbe non trattarsi di un episodio isolato, visto che era già successo in altre scuole lo scorso anno. Erano stati trovati oggetti metallici.
Il sindaco ha immediatamente sospeso il servizio
Un fatto grave per la cittadina che aveva cambiato la mensa. Il sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone, venuto a conoscenza dell’accaduto ha immediatamente sospeso il servizio di refezione scolastica non senza postare sui social un messaggio rivolto alle famiglie dei bambini che usufruiscono della mensa. “Cari cittadini, Care Cittadine, cari papà e care mamme, scrivo queste poche righe con sconforto, ma allo stesso tempo con estrema responsabilità istituzionale per la decisione che abbiamo appena intrapreso. Nella giornata di oggi, durante il servizio mensa, in una scuola della nostra città, a distanza di oltre un anno dagli ultimi incresciosi e criminali episodi, si è verificato un nuovo caso di rinvenimento di un oggetto metallico in un pasto servito dal servizio di mensa scolastica, che era ripartito con molta soddisfazione già dal mese di ottobre raggiungendo oltre 1700 iscritti, grazie al lavoro dell’Assessorato alla Scuola.
La scuola ha prontamente avvisato l’ufficio Politiche Educative del Comune, la società concessionaria del servizio e sporto denuncia contro ignoti presso la locale stazione dei Carabinieri. Davanti a quest’ennesimo grave episodio, l’Amministrazione comunale ritiene però doverosa l’adozione dell’estrema misura che è quella della sospensione del servizio mensa in tutte le scuole di ogni ordine e grado, con effetto immediato, fino a nuova comunicazione.
Ho la responsabilità da Sindaco di questa città, di tutelare la salute dei miei giovani concittadini ed evitare qualsiasi altro atto che non posso che definire nuovamente criminoso. Sarà garantita la possibilità di consumare il pasto domestico, in accordo con i dirigenti scolastici di tutte le nostre scuole.
Siamo consapevoli dei disagi che questa scelta arrecherà alle famiglie, ma la riteniamo la più giusta per tutelare i bambini e il mondo della scuola che è nuovamente parte lesa in questa vicenda. Continueremo attivamente, per quelle che saranno le nostre competenze, a collaborare con le autorità competenti per l’individuazione dei responsabili degli atti criminosi, nei confronti dei quali agiremo, insieme alla Scuola, in tutte le sedi”.
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