Il patrigno è tra le persone disperse in fondo all’oceano, a bordo del Titan, ma lui va al concerto dei Blink182. E lo annuncia pure sui social, attraverso un post su Twitter e uno su Facebook. Ovvio che poi su quegli stessi social ci sia stata la reazione. Insulti, messaggi di odio, reazioni più o meno negative nei confronti di Brian Szasz, figliastro di Hamish Harding, uno dei miliardari saliti a bordo del sommergibile partito per la visita al Titanic e scomparso da lunedì 19 giugno.
Il giovane, nonostante la preoccupazione generale per la scomparsa del sottomarino e delle cinque persone a bordo, si è recato al concerto di una delle sue band musicali preferite, i Blink-182, appena un giorno la disgrazia. Prima di entrare, ha postato un tweet, all’entrata dello stadio dove si sarebbe tenuto il concerto, e poi un’altra foto all’interno.
Gli insulti social
Il giorno prima il ragazzo aveva scritto un messaggio pieno di comprensione per la situazione sul suo profilo Facebook. “Il mio patrigno Hamish Harding si trova a bordo di quel sommergibile scomparso. Prego affinché la missione di salvataggio abbia successo”. Queste parole lo avevano fatto apprezzare molto, sia dai suoi amici e conoscenti, sia da chi aveva preso a cuore le sorti di tutto l’equipaggio del Titan.
Ma, passete poche ore da quel post, ecco che arriva la foto che – in pratica – smentisce le parole contrite di poco prima. Su Twitter appare l’immagine di Brian a San Diego, dove vive il giovane, mentre si appresta ad entrare al concerto dei suoi idoli. Ed ecco che tutte le simpatie che aveva raccolto fino a quel momento si trasformano in antipatie, se non addirittura in odio. E gli haters fanno presto ad aumentare.
Cosa dovrei fare? Guardare la tv?
Sentendosi attaccato, Brian ha provato a rimediare scrivendo un altro post. “Potrebbe sembrare sgradevole essere andato al concerto ma la mia famiglia approva questa scelta: i Blink-182 mi aiutano a superare i momenti difficili”. E fino a qui la cosa sarebbe stata anche tollerabile. Ma quello che le persone non hanno accettato è stato il seguito del messaggio. “Cosa dovrei fare, stare a casa e guardare il telegiornale? No, mi dispiace, questa band mi ha aiutato sempre, nei tempi difficili, sin dal 1998”. Questo ha attirato ancora di più le critiche, che si sono scatenate attraverso i messaggi mandati da sconosciuti verso il ragazzo, che comunque si è ben difeso contrattaccando.
Il “rimprovero” di Cardi B e gli insulti razziali
Nella questione entra però anche la rapper statunitense Cardi B, che, attraverso una risposta lapidaria, critica il ragazzo per il post fuori luogo e per l’azione compiuta. Ma il giovane, d’impulso, invece di accettare il rimprovero, insulta la cantante con un commento razziale, segnando così la sua “fine mediatica”.
Tutti, infatti, a questo punto si schierano dalla parte di Cardi B e proseguono ancora più pesantemente ad attaccare il giovane, non solo per essere andato al concerto mentre il patrigno è disperso in fondo all’oceano e quasi sicuramente morto, ma anche per essere razzista. Si scopre poi che, in altri post, il ragazzo ha inserito commenti contro le donne o di chiara matrice razzista: questo alimenta ancora di più le polemiche, al punto che il giovane decide di cancellare il suo account Twitter, mentre su quello di Facebook viene fatta una “ripulita”. Ma il web non perdona e in molti avevano già fatto gli screenshot dei post più “critici”, per non far mettere in dubbio quanto veniva detto.