Con la zona gialla dietro l’angolo viene spontaneo pensare a cosa cambierà nella vita degli italiani. Il timore delle restrizioni come lo scorso anno spaventa molti, e, soprattutto, si riflette alla possibilità dei cambiamenti attuati dal super green pass. Date le circostanze la sua introduzione sembra sempre più probabile. Il governo deciderà nelle prossime ore tutte le varie caratteristiche, comprese le eventuali limitazioni per i no vax. Su quest’ultimo punto, pare che esse entreranno in rigore solo in zona arancione. Proprio dalle Regioni stesse, infatti, arriva la richiesta di restrizioni maggiori per i non vaccinati, cercando di lasciare vita normale per chi è vaccinato. Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, parla di introdurre queste misure qualora si passi in zona arancione. Appare ormai certo, inoltre, l’obbligo di terza dose per il personale sanitario. Sarà introdotta in contemporanea con le novità sul green pass. Quasi sicuro, inoltre, che tale obbligo verrà esteso a tutte quelle categorie di cittadini per cui è già previsto l’obbligo vaccinale.
Super green pass: cosa cambia per i non vaccinatiza
Il sottosegretario alla salute sembra escludere un lockdown per i no vax, tuttavia altre restrizioni sono possibili. «Con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni – un provvedimento che già porta con sé delle restrizioni – penso che queste limitazioni non debbano essere pagate da chi è vaccinato», così dice a Tg2 Italia. Nello specifico, ci saranno dei luoghi a cui i non vaccinati non potranno accedere, come ristoranti e bar al chiuso, piscine e palestre, ma anche teatri, cinema, stadi e musei. In forse gli impianti da sci. Per recarsi al lavoro e per accedere agli esercizi riguardanti bisogni di prima necessità, invece, basterà il tampone. Stessa cosa per le attività all’aperto.