Come calcolare i contributi pensionistici versati in Italia: ecco qualche segreto per tenere in ordine i conti.
Pensando al futuro non possiamo che farci venire alla testa il momento della pensione, cercando di capire quanto abbiamo maturato con il versamento dei contributi. Oltre ai servizi dell’INPS che tengono conto di queste somme, è sempre buono calcolarsi anche autonomamente il versamento legato al contributo della pensione, quantomeno per ipotizzarsi le mensilità con il quale dovrete vivere una volta finita la vostra esperienza nel mondo del lavoro.
Il calcolo dei contributi per la pensione
Al momento, i contributi è possibile calcolarli in due metodi distinti. Metodologie molto utili per le persone che si avvicinano alla pensione o cominciano a pensarci, perché orientativamente vi diranno quale somma mensile percepirete dopo il vostro addio al mondo del lavoro. Cifre che, chiaramente, non tengono conto di determinate incognite: le scelte politiche nell’ambito pensionistico ed eventuali bonus partoriti dai futuri governi del Paese.
L’accesso al conto previdenziale
Il primo metodo per capire la somma dei contributi versati negli anni di lavoro, è quella legata alla visione del conto previdenziale online. In tal senso, la maggior parte degli enti previdenziali italiani offre un servizio digitale per il proprio estratto conto contributivo in tempo reale. Per prendere visione di queste informazioni legate alla contribuzione della pensione, basterà accedere al sito dell’ente e poi entrare nella propria sezione personale.
L’estratto conto contributivo
Per avere una certezza in più sul versamento dei vostri contributi, si può richiedere anche una nota ufficiale del vostro ente previdenziale di riferimento: questo attraverso la richiesta di un estratto conto contributivo. Questa opzione è di solito usata per chi non ha la possibilità di accedere al servizio online, mettendo in mano dell’interessato un documento cartaceo con validità. Questo documento, consegnato da vostro ente previdenziale, riporterà tutti i contributi versati durante l’arco della vita lavorativa.
La verifica del periodo di lavoro
Per avere un netto controllo del proprio estratto legato ai contributi pensionistici, è bene fare anche una verifica sui periodi di lavoro riportati nel documento. Infatti ogni lavoratore è tenuto a controllare che tutti i periodi lavorativi siano stati riportati correttamente all’interno della documentazione. Nel caso si presentassero delle discrepanze con le realtà lavorative effettivamente svolte, bisogna segnalare subito la situazione all’ente previdenziale di riferimento.
Il controllo delle tipologie di contributi
All’interno dell’estratto con i versamenti per i contributi pensionistici, dobbiamo guardare attentamente anche le tipologie di questi ultimi pagamenti. I contributi in Italia possono essere di vari tipi, come nel caso degli obbligatori, i volontari o i figurativi. Bisogna sempre sapere che tipo di contributo stiamo versando e soprattutto verificare che questa tipologia di contributi venga conteggiata dall’ente previdenziale.