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Vigili ‘a luci rosse’ a Roma: tra denunce per violenza sessuale e misteri. E’ una vendetta?

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Ha fatto scandalo e da ieri non si fa altro che parlare dei due agenti in servizio che, durante una pausa, avrebbero approfittato di questo per consumare un rapporto sessuale. Dimenticandosi però la radio di servizio accesa, con l’audio che sarebbe stato ascoltato e registrato dagli altri colleghi. Ma la vicenda si fa ancora più intrinsecata: a quanto pare, la vigilessa coinvolta negli anni passati ha sporto denuncia per violenza sessuale nei confronti di un collega. C’è poi il mistero della radio che si accenderebbe solo con un codice e che sembra difficile pensare sia rimasta attiva ‘per sbaglio’. In realtà, molte testate giornalistiche fanno riferimento alla circolare che prevedrebbe tre vigili in servizio per vigilare di notte il campo rom. Noi abbiamo interpellato la Polizia Locale, ma ci è stato riferito che il campo era stato sgomberato e che non c’era la necessità di un terzo agente per vigilare l’area. 

Ma la domanda ora sorge spontanea. Chi e perché avrebbe dovuto mandare quei file audio? E’ forse uno scherzo di pessimo gusto? O ancora, una crudele vendetta? E perché se così fosse, si sarebbe arrivato a questo? Domande che per il momento non hanno risposta. I due ‘vigili a luci rosse’ sarebbero già stati trasferiti: la donna a Monteverde e lui all’Aurelio. Intanto, il Comando Generale della Polizia Locale sta svolgendo le indagini per stabilire la veridicità di quanto accaduto: “In merito ad articoli di stampa usciti in queste ore che riportano notizie riguardanti due agenti che avrebbero consumato un rapporto sessuale in un autoveicolo di servizio, il Comando Generale della Polizia Locale sottolinea che sull’accaduto, non riconducibile agli ultimi giorni, sono state svolte e sono tuttora in corso indagini per stabilire la veridicità dei fatti”. 

Interpellata, la Polizia Locale conferma che c’è un’indagine in corso e che non si tratta di un fatto accaduto negli ultimi giorni bensì risalente a tempo addietro. Da capire le responsabilità dei due agenti, se il fatto sia avvenuto in servizio o meno e se si sia trattato di un rapporto sessuale consenziente o di una violenza sessuale. Da approfondire le modalità di registrazione dell’audio e come e chi l’ha inviato al Comando. 

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