Dal prossimo luglio 2022 prenderà il via il progetto di creare dei varchi di accesso per entrare a Venezia. Lo scopo del progetto è quello di limitare il numero di turisti giornalieri che potranno accedere.
Come funziona l’accesso
Per accedere a Venezia sarà necessario prenotarsi su un’apposita app, e pagare un contributo d’ingresso dal costo variabile per finanziare il turismo. Questo sistema era già in sperimentazione, ma sospeso a causa del Covid, e quindi già definiti i termini e gli importi della cosiddetta “Tassa di sbarco”, prevista nella legge di Bilancio 2019.
Quanto costerà la tassa di sbarco?
La tassa di sbarco per entrare a Venezia, che sarà richiesta ai viaggiatori dal 1° luglio 2022, varierà da 3 fino a 10 euro a persona a seconda dei giorni e potrà essere pagata in anticipo con carte di credito, Paypal ma anche bonifico.
L’importo che si pagherà sul posto varierà a seconda del giorno di ingresso, con un sistema a bollini colorati. Le giornate più affollate, così dette da bollino nero, come weekend e giorni di eventi speciali, costeranno fino a 10 euro al crescere dei visitatori, fino al raggiungimento del numero di 40mila persone che è il massimo degli ingressi giornalieri consentiti.
Non dovranno pagare questa tassa di sbarco coloro che soggiornano a Venezia presso una struttura ricettiva.
Categorie esentate dalla tassa di sbarco
Non tutti avranno l’obbligo di pagare la tassa di sbarco. Infatti, saranno esentati i residenti nel comune di Venezia, i pendolari e gli studenti che lavorano e studiano, appunto, a Venezia. Essi dovranno però esibire un pass di ingresso.
I primi tornelli, posizionati nei punti strategici della città, saranno ‘testati’ dai dipendenti del Comune e delle società partecipate nell’isola del Tronchetto, poi alla stazione ferroviaria e a Piazzale Roma.
Altre categorie sono esentate con apposito provvedimento del comune di Venezia. Come tutti i residenti nella regione Veneto, ma con obbligo di registrare l’ingresso per non superare il numero chiuso.
Questione spinosa riguarderà i crocieristi che non sbarcano più a Venezia, ma approdano alla laguna per escursioni giornaliere dai punti più vicini.
Sono già tante le polemiche sollevate dai cittadini, in particolare dai commercianti che temono una diminuzione del lavoro a causa di queste nuove restrizioni.