Un castello, interamente visitabile (e ci si può perfino dormire!), in riva al mare. Una località a dir poco suggestiva tutta da scoprire tra storia, arte e cultura. Sapete dove ci troviamo?
Continua il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze del nostro paese. Oggi ci occupiamo di una vera e propria “gemma” come l’abbiamo definita nel titolo perché in effetti si tratta di una località preziosa sotto tanti punti di vista. Autorevole testimonianza del passato, questo castello ha avuto un ruolo cruciale nella storia del centro Italia, prima di essere abbandonato e vittima poi di un progressivo spopolamento nei primi anni del ‘900. Oggi tuttavia questa imponente struttura è tornata a vivere a 360°. Un luogo incantevole assolutamente da scoprire.
Alla scoperta della costa laziale: qui sorge un castello in riva al mare
Ci troviamo innanzitutto nel Lazio. Quest’area, in realtà, risulta abitata già in tempi antichissimi ed è una delle numerose testimonianze dell’avvicendamento tra etruschi e romani. E’ nel III secolo poi che questo sito diventa a tutti gli effetti un castrum romano, i cui resti sono a tutt’oggi visibili nelle mura che compongono il perimetro del castello e in alcune cantine. Nel tempo la funzione e soprattutto l’utilizzo di questo castello è cambiata molto: da luogo prettamente militare a luogo di residenza estiva di ricche famiglie romane (per quanto riguarda l’età imperiale), fino al medioevo quando entrò nell’orbita della Chiesa e nuovamente delle potenti famiglie di Roma.
Vari signori si alternarono nel controllo di questo castello, fino al passaggio all’Ordine Ospedaliero di Santo Spirito, gestione che rimase per 500 anni fino agli anni ’80. Il massimo splendore risale al seicento (quando il borgo tutt’attorno era densamente popolato), dopodiché, salvo qualche eccezione, iniziò il lento periodo della decadenza. Ma la struttura, al di là di tutto, ha sempre avuto una valenza strategica per via della sua posizione sul mar tirreno, presidiando e difendendo – anche se non sempre ci riuscì – questa parte di costa laziale. La prima guerra mondiale e la seconda poi, segnarono infine l’abbandono definitivo di queste terre.
Alla scoperta del castello di Santa Severa
Oggi il castello di Santa Severa è però rinato. Oggi fa parte del Comune di Santa Marinella: ormai da oltre 40 anni è nelle disponibilità della Regione Lazio che lo ha completamente riqualificato. Da un lato preservandone la sua testimonianza storica, dall’altro dandogli nuova vita aprendolo al pubblico non solo per le visite, ma anche per gli eventi. Non ultima la possibilità di pernottare in un ostello realizzato sempre al suo interno, con alcune camere vista mare davvero romantiche (sul sito ufficiale del castello tutte le informazioni utili).
Ma cosa si può vedere al suo interno? Oltre al borghetto, che prende vita specie in occasioni particolari (come per il villaggio di Natale ad esempio) tra decorazioni a tema e bancarelle, si può visitare l’imponente torre saracena, vari musei (ce ne sono tre), la Chiesa paleocristiana fino ad un’interessante attrazione in realtà virtuale sospesa però durante il Covid. Senza tralasciare, ovviamente, l’immancabile passeggiata sul mare dove si può godere di un panorama mozzafiato. Da cartolina insomma.
Perché il castello di Santa Severa si chiama così
Il castello deve il suo nome a Severa. Si tratta di una giovane martire cristiana che si presuppone sia morta in questa zona nel 298 d.C. sotto l’impero di Diocleziano, insieme ai suoi fratelli. La chiesa menzionata poc’anzi, realizzata tra il V e il VI secolo, è proprio dedicata a lei.