Variante Omicron. E’ stato chiesto a due gruppi distinti di contagiati sintomatici, rispettivamente da Omicron e Delta, di descrivere nel modo più preciso possibile il ventaglio di sintomi avuti. L’obiettivo era tentare di capire quali fossero le differenze sintomatiche tra le due varianti durante la fase acuta. Ebbene, naso che cola, stanchezza, febbre e mal di testa: sono questi al meno i sintomi che vengono più frequente associati alla variante Omicron. Tuttavia, i dati in proposito sono ancora preliminari e molto pochi. I primi arrivano dalla ricerca britannica pubblicata sul British Medical Journal e condotta dal King’s College di Londra in collaborazione con l’azienda Zoe, impegnata in studi epidemiologici sulla pandemia di Covid-19.
Leggi anche: Omicron 2: cos’è, sintomi e dove è diffusa la nuova sotto-variante
I 5 sintomi principali della variante Omicron
Nella lista dei 5 sintomi più ricorrenti abbiamo sicuramente i seguenti: naso che cola, mal di testa, senso di affaticamento, starnuti e mal di gola. Il confronto incrociato tra i due gruppi di pazienti ha, inoltre, evidenziato, sebbene ancora in modo grossolano, anche le principali differenze tra Delta e Omicron. A quanto si evince, il mal di gola è molto più diffuso tra i malati Omicron. Nello specifico, il 53% dei casi contro il 34% di Delta. La perdita di gusto ed olfatto è invece meno frequente in Omicron: 13% dei casi contro il 34% Delta. Ancora, nei pazienti Omicron sono più comuni anche la febbre e la tosse. Mentre, d’altre canto, lo sono meno sintomi come l’irritazione degli occhi o il naso che cola. Ovviamente si tratta di dati che dovranno ancora essere affinati col tempo e la ricerca.