Torna la paura in Cina. Dopo quasi sei mesi in cui il numero dei contagi è stato pari a zero lo scorso mercoledì si è registrato a Pechino il primo caso di Covid-19. Circostanza che si inserisce nel bel mezzo del lavoro fatto dalle autorità cinesi per evitare la diffusione della Variante Delta. Diversi i infatti i casi collegabili a questa mutazione registrati presso all’aeroporto di Nanchino. Proprio lo scorso mercoledì sono stati registrati in Cina 46 nuovi casi, 24 dei quali legati ad infezioni locali mentre 3 provenienti da altre province. Secondo la National Health Commission il totale dei casi associati al focolaio aeroportuale, sarebbe almeno di 175 positivi. La circolazione del virus oltre i confini locali non manca di suscitare preoccupazione nei leader del paese che nonostante i numeri rispetto alla popolazione siano bassi, parlano di ‘situazione grave’.
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Variante Delta in Cina
Nonostante la Cina sia riuscita a controllare molto bene l’andamento dell’epidemia all’interno del paese, anche mediante l’ausilio di severe restrizioni, questa nuova emergenza torna a far paura. Erano infatti circa sei i mesi in cui non si registravano nuovi casi ed in cui il paese stava lentamente tornando alla normalità. Ora, i casi di variante Delta registrati della popoloso e commercialmente importante città di Nanchino preoccupano sia per l’alto numero di persone da tracciare sia per l’estrema facilità di diffusione di questa mutazione del virus.
Variante Delta in Cina, i focolai
L’ultimo focolaio è stato registrato la scorsa settimana a seguito della positività di circa una dozzina di persone tra il personale delle pulizie all’aeroporto internazionale di Nanchino. Ciò ha spinto le autorità a lanciare uno screening a tappeto per oltre 9 milioni di residenti a partire dallo scorso 21 luglio; dopodichè una seconda tornata di controlli è stata effettuata nel fine settimana ed una terza mercoledì. Attualmente sono almeno 175 i casi collegati al focolaio aeroportuale, circostanza che i funzionari hanno collegato alla variante Delta. Sale infine la preoccupazione anche per un possibile focolaio secondario, legato ad un conosciuto spettacolo dal vivo tenutoti nel parco nazionale dello Zhangjiajie.