ROMA – Con l’allarme Variante Delta la campagna vaccinale dovrebbe proseguire spedita e invece il Lazio si ritrova con un’ondata di prenotazioni che non riesce a gestire. Dopo lo stop ad AstraZeneca per gli over 60 tutti coloro che dovevano vaccinarsi si sono affidati al vaccino Pfizer, mandando in tilt il conteggio delle dosi.
Negli ultimi giorni la situazione nel Lazio è la seguente: appuntamenti posticipati (senza voce in capitolo), dosi introvabili e quindi stop alle prenotazioni. Immaginabile il ritardo della campagna vaccinale che, ora come ora, conta all’80% su Pfizer.
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Pfizer: problemi nella campagna vaccinale
D’Amato, in linea con quanto sta accadendo – in un’intervista al Corriere della Sera – ha dichiarato che i tagli sulle consegne “ci saranno eccome, così come ci saranno inevitabili conseguenze sulla campagna vaccinale“. Dai dati forniti dall’Assessore nel mese di giugno sono arrivate (per il Lazio) 1,7 milioni di dosi Pfizer: di cui 360mila il giorno 30.
Queste dovrebbero essere utilizzate per luglio, mese nel quale dovrebbero arrivare altre quattro forniture per un totale di 1,1 milione di dosi. “Con quelle del 30, però, siamo pur sempre a circa 1 milione e 400 mila. Ovvero meno del mese precedente“.
Le conseguenze dei ritardi di Pfizer
Le conseguenze di questi ritardi, (oltre all’incidenza nei confronti della Variante Delta) hanno provocato già tre ‘problemi’ non da poco:
- Ad oggi le prenotazioni (per la prima dose) con Pfizer per gli over 18 sono introvabili
- La campagna vaccinale per i “junior” (fascia d’età 12-16 anni) è stata rimandata dopo il 15 agosto
- Le prenotazioni (delle prime dosi) Pfizer fissate per la settimana dall’11 al 15 luglio saranno posticipate di una settimana