Prima il caos attorno ad AstraZeneca, ora i ‘riflettori’ puntati sul vaccino monodose americano Johnson & Johnson, quello che in Italia viene somministrato anche nelle farmacie. La Food and Drug Administration Usa ha deciso di aggiungere nel foglietto illustrativo un’avvertenza: Johnson & Johnson potrebbe portare a un aumento del rischio di sviluppare una malattia neurologica molto rara, meglio conosciuta come “sindrome di Guillan-Barrè”.
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Johnson & Johnson, cos’è la sindrome di Guillan Barrè?
Stando al sistema di monitoraggio federale degli eventi avversi dopo il vaccino, sono stati monitorati circa 100 casi sospetti di sindrome di Guillan Barré, soprattutto dopo due settimane dalla somministrazione e principalmente negli uomini con età pari o superiore a 50 anni. Nonostante questo, per la FDA i benefici superano i rischi perché “le prove disponibili suggeriscono un’associazione, ma non sono sufficienti per stabile una relazione causale”. Con le indagini che proseguono per fare chiarezza.
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Sindrome di Guillan Barré e vaccini antinfluenzali
Non è di certo una sindrome ‘nuova’, perché di Guillan Barré se ne è già parlato con i vaccini antinfluenzali, nonostante nel tempo il rapporto causa-effetto sia stato smentito. Sul sito ufficiale del Ministero della Salute alla domanda se la vaccinazione antinfluenzale può causare questa rara malattia neurologica si legge: “E’ una malattia acuta immunomediata del sistema nervoso periferico che si manifesta con estrema debolezza muscolare fino alla paresi/paralisi. La maggior parte delle persone colpite dalla sindrome di Guillain Barrè guarisce completamente ma in alcuni soggetti questa debolezza muscolare può perdurare e diventare cronica. È importante sottolineare che casi di GBS si verificano comunemente in seguito ad un’infezione gastrointestinale o un’infezione respiratoria acuta tra cui l’influenza per cui la vaccinazione antinfluenzale può effettivamente ridurre il complessivo rischio di GBS prevenendo l’influenza. I dati sull’associazione tra GBS e vaccinazione antinfluenzale stagionale sono variabili e incoerenti in tutte le stagioni influenzali. Se c’è un aumento del rischio di GBS dopo la vaccinazione antinfluenzale, è piccolo, nell’ordine di uno o due casi di GBS aggiuntivi per milione di dosi di vaccino antinfluenzale somministrati. Alla luce delle evidenze disponibili l’immunizzazione annuale con il vaccino influenzale è un’importante pratica di sanità pubblica che deve essere continuata e incoraggiata per prevenire la morbosità e la mortalità da questa importante malattia”.
Quali sono i sintomi della sindrome di Guillan-Barrè?
Debolezza, formicolio alle gambe e alle braccia, difficoltà motoria e con i movimenti facciali (anche parlare, masticare o deglutire), visione doppia o incapacità di muovere gli occhi, difficoltà con il controllo della vescica o la funzione intestinale. Sono questi i sintomi a cui prestare massima attenzione, sintomi che come ha spiegato l’Ema con una nota all’Ansa si stanno analizzando per capire se ci possa essere o meno un collegamento con la somministrazione di Johnson & Johnson.
“L’Ema – si legge – continuerà la revisione dei casi e comunicherà ulteriormente quando saranno disponibili nuove informazioni. Gli operatori sanitari dovrebbero prestare attenzione ai segni e ai sintomi di GBS, così da permettere diagnosi precoci e trattamento. Bisogna rivolgersi immediatamente a un medico se sviluppano debolezza e paralisi alle estremità, che possono progredire fino al torace e al viso. Il rapporto rischi/benefici del vaccino rimane invariato”.