Nuova giravolta del Governo sul tema vaccini. L’esecutivo ha infatti deciso di togliere l’obbligo vaccinale, consentendo l’ingresso a scuola anche per chi non avrà certificato l’immunizzazione.
La richiesta della fiducia
La scelta arriva a meno di una settimana di distanza dall’emendamento al Milleproroghe, a firma dei deputati del Movimento 5 Stelle, che riportava in pieno vigore il decreto Lorenzin. Il modo in cui il Governo ha fatto dietrofront è piuttosto singolare. L’esecutivo ha infatti scelto di chiedere la fiducia sul decreto Milleproroghe, facendo però calendarizzare dalla Camera una richiesta fatta il 24 luglio. Questo vuol dire che tutti gli emendamenti approvati nelle ultime settimane, e che stavano portando all’approvazione definitiva in aula, vengono cancellati. Il testo su cui il Parlamento si trova a votare dovrebbe essere ora quello approvato dal Senato ad agosto, anche se l’opposizione fa rilevare la possibile illegittimità della richiesta con queste tempistiche. Stranezza nelle stranezze, infatti, la richiesta del voto di fiducia era stata firmata addirittura prima della pubblicazione del decreto. Un modus operandi inusuale, se non inedito, che blocca ogni possibile modifica.
Vaccini: si cambia di nuovo
Per quanto riguarda il tema vaccini, la norma torna quindi quella molto discussa che era stata inserita nella prima versione del Milleproroghe. Rimosso l’obbligo di certificare di aver vaccinato i figli, i genitori potranno mandare a scuola anche i bambini non immunizzati. Appena una settimana fa, la maggioranza aveva dato il via libera al ripristino dell’obbligo. I bambini tra i 0 e i 6 anni non sarebbero potuti entrare in classe senza essere stati vaccinati. Slitta così di un anno l’applicazione del decreto Lorenzin. La decisione del Governo, che ha cambiato idea 3 volte in un mese e mezzo, manderà su tutte le furie le opposizioni e gli scienziati, che avevano brindato al primo dietrofront. Vittoria invece per i no vax, che si erano scatenati sui social dichiarandosi traditi da quello che credevano un governo amico.