ROMA (ITALPRESS) – In questo periodo di lockdown possiamo fare affidamento piu’ che mai ai nostri cinque sensi per stimolare e tenere attivo il nostro cervello. Tra questi, il ‘gusto’ ci consente di risvegliare la memoria che e’ in noi, come quella di un piatto assaggiato in un viaggio seppur di tanti anni fa. L’Osservatorio sulle vacanze in famiglia di Vrbo ha chiesto a 9 mila famiglie europee di identificare i piatti tipici da consigliare ad altre famiglie. Tra queste anche mille famiglie italiane che hanno confermato quanto il cibo sia sinonimo della cultura e autenticita’ di un Paese.
Dai dati della ricerca e’ emerso che se nel 12% delle valige delle famiglie italiane non possono mancare caffettiera e pasta, dato che avvalora quanto il cibo sia per noi fondamentale, l’orgoglio nazionale si fa ancora piu’ forte quando e’ il momento di consigliare ad altre famiglie straniere i piatti simbolo della nostra cultura. Al primo posto della classifica gli italiani consigliano la pizza (72%) che stacca di venticinque punti percentuali il secondo piatto classificato: la romanissima carbonara (47%); seguito al terzo posto dai tortellini bolognesi e dagli arancini siciliani (34%). Il quarto posto va alla bistecca alla fiorentina (33%) seguita dalla cotoletta alla milanese (22%) e ancora un piatto romano, la mozzarella in carrozza (21%).
E gli altri paesi? Secondo l’osservatorio in cima alle classifiche di otto paesi europei i piatti che meglio comunicano attraverso il gusto la loro cultura sono: la Wiener Schnitzel (Austria); le Crepes (Francia); Konigsberger Klopse, polpette di carne in una salsa bianca a base di capperi (Germania); le Oliebollen, frittelle dolci (Olanda); Leitao na Bairrada, il maialino da latte (Portogallo); i Fish & Chips (Regno Unito); le Tortilla de Patatas (Spagna); e le Kottbullar med potatismos, polpette di carne con purea e salsa di mirtilli rossi (Svezia).
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