Tragedia nella casa di riposo di Lanuvio, c’era anche un operatore sanitario di Pomezia all’interno della struttura. Due giorni fa, com’è noto, una decina di anziani erano stati ritrovati in stato di incoscienza e per cinque di loro non c’era stato nulla da fare.
Tra le cause ipotizzate vi è quella dell’avvelenamento da monossido di carbonio dovuto ad un guasto all’impianto di riscaldamento.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Roma e i Carabinieri della Compagnia di Velletri oltre che ai sanitari del 118.
La testimonianza di Micheal Cipolla
«Ricordo che stavo facendo le pulizie» – ha raccontato a Il Tempo – «Poi il vuoto. Ricordo che mi sono sentito poco bene e mi sono appoggiato sul divano. Ho perso i sensi. Quando mi sono svegliato erano le 3 di sabato pomeriggio».
A parlare è Micheal Cipolla, di Pomezia, che quella tragica notte era in servizio. L’operatore sanitario, che è risultato negativo al Covid-19, si trova ancora in ospedale: dice di “star meglio” anche se è visibilmente affaticato. Stando a quanto si apprende è stato già sottoposto a due cicli in camera iperbarica e forse ne dovrà fare un terzo.
Il messaggio di vicinanza del Sindaco di Pomezia
A Micheal, originario di Pomezia, il Sindaco Adriano Zuccalà ha voluto inviare un messaggio di vicinanza.
«Apprendo dalla stampa che nella tragedia che ha scosso Lanuvio nelle scorse ore è stato coinvolto anche Michael Cipolla, un giovane operatore sanitario di Pomezia che lavorava nella casa di riposo. A lui, attualmente ricoverato in ospedale, va il mio augurio di pronta guarigione. Alla Città di Lanuvio, e in particolare alle famiglie delle vittime, l’affetto dell’Amministrazione comunale e della Città tutta».