“Il WWF Litorale Laziale, il Coordinamento dei Comitati di Quartiere Pomezia-Torvajanica, l’APS Associazione Sviluppo Torvajanica e il Comitato del Litorale di Torvajanica esprimono vivo sconcerto per il permesso a costruire affisso presso il Lungomare delle Meduse altezza Via Siviglia, per un’edificazione prospiciente la spiaggia”.
Così inizia la lettera inviata al Comune di Pomezia per cercare di contrastare l’ennesimo scempio al territorio e in particolar modo al lungomare.
“Ricordiamo – prosegue la lettera-denuncia – che l’area suddetta è stata definita da una sentenza del Tribunale ordinario di Velletri la n° 3056/2016 pubblicata il 13/10/2016, come area inedificabile, pag 4/8 e pag 6/8. La sentenza impone al Comune di pagare una somma per l’errata certificazione urbanistica. Infatti tale certificazione non prendeva in considerazione il regolamento del verde che imponeva l’inedificabilità dell’area. La sentenza del Tribunale riporta che il danno subito dal privato ammonta ad una cifra pari a circa 230.000 €.
Da qui la nostra meraviglia: come mai sia stato rilasciato il permesso a costruire quando l’inedificabilità è stata dichiarata dal tribunale?
Il Comune di Pomezia fece eseguire nel 2015 una ricognizione vegetazionale dell’area, commissionata ad uno studio specializzato esterno, oggi agli atti del Comune. Nella ricognizione fu segnalata la presenza di vegetazionale dunale. Pare che però in quest’ultimo periodo ci sia stata una relazione agronomica in cui si attesterebbe che non siamo in presenza di una area dunale.
Dalle foto appare evidente la presenza di un’area dunale che nel tempo ha subito vari attacchi. Nell’area in questione si segnala inoltre la presenze di specie erbacee ed arbustive spontanee tutelate dalla legge regionale n. 61 del 1974”.
“Inoltre – si legge nella lettera – riportiamo e ribadiamo le osservazioni al Piano Urbanistico Comunale Generale PUCG, Documento Preliminare di Indirizzo DPI, presentate a giugno 2018 dal WWF Litorale Laziale e dalla LIPU Lazio.
Ambito strategico n. 9 Torvaianica Water front
Descrizione: Ambito compreso tra l’arenile e la via Litoranea, zona urbanizzata
Obiettivo: L’aggregato urbano del water front risulta per molti tratti alquanto disomogeneo, disarmonico e poco accogliente. Presenta un’urbanizzazione che ha determinato la quasi totale chiusura della visuale del mare dalla Litoranea. Oggi, la principale arteria di percorrenza di Torvaianica è proprio la via Litoranea e Torvaianica ha necessità di riqualificare e di ridisegnare il proprio water front. Il progetto potrebbe apparire alquanto ambizioso ma è fattibile se si considera un arco temporale ampio tra i 20 e i 50 anni e ci si pone l’obiettivo di aprire la vista a mare con gradualità dove sussista la necessità di eliminare infrastrutture fatiscenti. E’ noto infatti che gli edifici in cemento armato, maggiormente quelli esposti ai venti marini, hanno una vita relativamente breve. E’ proprio di questi giorni la proposta di legge regionale sulla rigenerazione urbana e recupero del patrimonio edilizio che aiuterà molto ad intraprendere una nuova sfida pianificatoria: demolire parti di territorio degradate per ricostruirle in modo sostenibile.
Chiediamo quindi il ritiro del permesso a costruire”.
Ambientalisti, associazioni, comitati e semplici cittadini verranno ascoltati, o gli interessi economici l’avranno vinta ancora una volta?
Per avere un riscontro, oggi è stato presentato un esposto, indirizzato alla Procura di Velletri, al Corpo Carabinieri Forestali, alla Capitaneria di Porto, all’ Ufficio Vigilanza Urbanistica Regione Lazio e all’Ufficio Settore Urbanistica Comune di Pomezia, al’attenzione del Dirigente Ing. Renato Curci.