Sviluppi sul fronte del caso concessioni demaniali sul litorale di Pomezia quando peraltro mancano pochi giorni all’avvio della stagione balneare. Tra i casi maggiormente “spinosi” c’è senza dubbio quello della Perla Nera che vede contrapposti – e non solo per la questione dei canoni – l’Ente ai titolari di una delle strutture storiche di Torvaianica. Ebbene oggi intanto è arrivata la decisione del Giudice in merito ad un procedimento penale, parallelo a quello amministrativo ancora in essere, che vedeva coinvolti in prima persona il Sindaco e un tecnico Comunale.
Il Giudice archivia la querela contro il tecnico comunale
Poco fa è stata infatti depositata l’ordinanza di archiviazione relativa al procedimento penale che vedeva coinvolti il primo cittadino e un tecnico comunale per la questione concessione demaniale Perla Nera, tema del quale più volte ci siamo occupati nel corso di questi mesi.
Ebbene il Gip, che si era riservato la decisione dopo l’udienza in camera di consiglio, ha sciolto la riserva e ha archiviato il fascicolo. A tal proposito abbiamo sentito l’Avvocato Luca Goffredo, difensore del tecnico comunale, il quale ha confermato la notizia ed ha affermato che “eravamo convinti fin dall’inizio della infondatezza della querela, le accuse si sono rivelate per quello che erano, strumentali e insussistenti”.
«Il giudice – prosegue il legale – ha accolto le nostre osservazioni ed ha chiuso una vicenda restituendo verità e giustizia a chi ha fatto il proprio lavoro correttamente e nel rispetto delle norme. Si è tentato di trasformare una questione amministrativa, peraltro già abbondantemente affrontata dal TAR e dal Consiglio di Stato, in una questione penale, ma abbiamo smontato punto per punto tutte le accuse», conclude l’Avvocato.
Il contenzioso amministrativo e il caso della concessione demaniale della Perla Nera
Per maggio è attesa invece un’altra udienza che dovrà dirimere la questione amministrativa e chiarire se la Perla Nera possa continuare a lavorare o meno. Ricordiamo che lo scorso anno l’attività aveva potuto riaprire soltanto il 3 luglio, quindi a stagione già inoltrata, perché i gestori avevano dovuto attendere che si esprimesse il Consiglio di Stato, a cui si erano rivolti a seguito della sentenza del Tar.
Il Comune infatti, invece di aspettare il chiarimento della situazione, aveva deciso ugualmente di mettere a bando la concessione causando un duplice danno: da una parte al vincitore del bando, che ha pagato 1.000 euro per la gara, si è impegnato per preparare la stagione estiva, per cercare il personale e organizzare il lavoro ormai imminente e invece si è ritrovato con un pugno di mosche in mano (senza che gli restituissero i soldi versati), dall’altra il vecchio gestore, che ha iniziato la stagione in netto ritardo, perdendo i mesi di maggio e giugno, e che ha dovuto sostenere (ma che ancora sostiene) notevoli spese legali. Adesso c’è da capire cosa accadrà quest’anno in vista della nuova stagione.
I documenti e la citazione in giudizio
Quello della Perla Nera è un caso che ha fatto clamore anche e soprattutto per la questione dei presunti abusi, eventualità sempre respinta dai Gestori, contestati dall’Amministrazione. «Il Comune di Pomezia aveva dichiarato già nel 2008 la struttura conforme, congrua e idonea. Quindi non si capisce come possa non esserlo nel 2020, visto che le due istruttorie, con relative planimetrie, inviate al Comune e al Ministero, coincidono perfettamente. Come possono dire adesso che ci sono abusi, se nel 2008 con la stessa planimetria era tutto in regola?», ci avevano dichiarato i titolari nel febbraio scorso.
La difficoltà per i gestori è stata quella di recuperare questi documenti, che il Comune negava di avere. Ma nel momento in cui i gestori ne hanno fornito copia, negli uffici sono riemersi anche i documenti originali, più volte richiesti in passato dai titolari della concessione. Eppure, nonostante la documentazione dimostrasse che nella struttura non ci fossero irregolarità, si è andati avanti con il bando di gara come visto, che ha assegnato la concessione demaniale a un’altra società.
Ma i titolari, ricollegandoci alla notizia di oggi, avevano per questo denunciato alla Procura della Repubblica Sindaco, Dirigente e il Geometra responsabile del procedimento, sostenendo che nei loro confronti c’era stato dolo. Oggi però, come abbiamo visto, è arrivata la decisione del Giudice che, come spiegato dal tecnico comunale, ha archiviato la querela nei suoi confronti.