Lancette in avanti di un’ora, per avere 60 minuti di luce in più: il giro all’orologio andrà fatto fare alle 2 di notte di domenica 25 marzo, spostando l’orario alle 3.
Il vantaggio sarà quello di vedere le giornate allungarsi di colpo, con il sole che illumina almeno fino alle 19 e con un conseguente vantaggio economico, visto che si risparmia sul consumo energetico: lo scorso anno nel periodo dal 26 marzo al 29 ottobre – secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale – abbiamo risparmiato in tutto 567 milioni di kilowattora, corrispondenti circa al consumo medio annuo di elettricità di oltre 200 mila famiglie. Questo si traduce a 320 mila tonnellate in meno di emissioni di CO2 in atmosfera.
L’a legale avrà termine il 27 ottobre: domenica 28 tornerà infatti in vigore l’ora solare.
Ma l’ora legale non porta solo vantaggi: il cambio repentino di abitudini (occorre svegliarsi un’ora prima) “regala” anche qualche fastidio, assimilabile a quello del jet lag, ovvero l’insonnia legata alla Sindrome Depressiva Stagionale.
Per evitare questo problema è utile seguire alcuni consigli pratici, come alzarsi un po’ prima rispetto al solito nel week end. Se solitamente lasciavamo il letto alle 8, non restiamo a dormire fino alle 9 pensando che, tanto, “sono le 8 di ieri”. Meglio magari trovare una via di mezzo, come le 8.30, per abituare gradualmente il fisico al nuovo orario. Meglio ancora se questo si applica anche al giorno prima, ovvero a sabato 24 marzo.
E’ utilissimo, già dalla prima sera, andare a dormire un po’ prima: basta anche una mezz’ora al giorno fino a quando non ci saremo adattati alla nuova condizione.
Non mangiare pesante la sera e fare attività fisica aerobica durante il giorno serve per facilitare la digestione e attenuare gli effetti ormonali della Sindrome Depressiva Stagionale, facilitando il sonno naturale.