Non è un bar ‘ritrovo’ di pregiudicati, ma è un attività messa in piedi da lavoratori onesti. E a deciderlo è stato il giudice, che ha accolto il ricorso dei gestori e ha disposto la sospensione cautelare del provvedimento emesso pochi giorni fa dal Prefetto di Roma, che aveva revocato la licenza di somministrazione di alimenti e bevande e aveva ‘imposto’ la chiusura definitiva. Che sarebbe dovuta avvenire a un giorno dalla notifica in modo spontaneo, perché altrimenti avrebbero proceduto in maniera coatta. Ma questo rischio ora non c’è. Siamo a Tor Bella Monaca, in via Acquaroni. Ieri i carabinieri avevano posto i sigilli al locale, ma da lunedì il bar potrà rialzare la saracinesca e continuare a offrire caffè e cornetti ai clienti.
Riapre un bar a Tor Bella Monaca in via Acquaroni
I titolari del bar hanno fatto ricorso, che è stato accolto dal TAR del Lazio. Loro avrebbero dovuto chiudere il bar entro un giorno dalla notifica avvenuta il 15 marzo scorso e intere famiglie sarebbe dovute tornare a casa senza poter lavorare. Ma ora la gioia è incontenibile perché da lunedì 21 marzo quel bar, che era stato definito ritrovo di ‘pregiudicati’, può riaprire.
Quel locale che, ci spiega chi lo ha aperto, in realtà è frequentato solo da persone perbene, oneste, da bambini e professoresse che frequentano la scuola lì vicino. Un luogo ‘pulito’, non certo vicino agli ambienti di spaccio di droga e criminalità. Gli avvocati Giacomo Cerullo ed Andrea Nervi, che hanno seguito la causa, si dichiarano soddisfatti del risultato raggiunto e confidano nel definitivo accertamento della estraneità dei loro clienti. Che ora potranno tornare dietro al bancone.