Tivoli. L’ottobre scorso, una serie di importanti documenti risalenti alla prima metà dell’ottocento erano stati rubati dall’archivio storico e dalla biblioteca principale della città. Ci volute lunghe indagini, ma alla fine anche un guizzo di fortuna per poterli recuperare. Infatti, tutta l’intricata matassa ha iniziato finalmente a sciogliersi nel momento in cui qualche testimone si è ritrovato i documenti storici messi in vendita su un noto social network.
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Il furto dall’archivio di Tivoli
Così, i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Roma, hanno restituito due documenti archivistici e un libro antico risalenti alla prima metà del XIX secolo. I beni, sottratti e poi restituiti, erano una lettera al Maire di Tivoli datata 1810, una lettera al gonfaloniere di Tivoli datata 1837 e un volume miscellaneo contenente opere di Stanislao Viola dal titolo “Tivoli nel decennio della deviazione del fiume Aniene” datato 1849. Tutti i documenti trafugati erano stati trovati in vendita su un noto social network. Inutile sottolineare il grande valore che rivestono per la storia preunitaria della città di Tivoli.
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Messi in vendita su internet
Le indagini sono state avviate nel mese di ottobre 2021 dai militari del Nucleo TPC di Roma, a seguito di una comunicazione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio che aveva scovato i documenti messi in vendita online. Fondamentale per le operazioni è risultata anche la sinergica collaborazione con il personale altamente specializzato della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio e della direzione dell’Archivio Storico Comunale di Tivoli. Ora i preziosi documenti sono nuovamente nelle loro originarie collocazioni. Qui potranno tornare ad essere oggetto di studio ma anche di fruizione da parte del pubblico.