Sabato scorso, nel primo pomeriggio, personale del Commissariato di P.S. Fiumicino diretto dal dr. Catello SOMMA e del Reparto Prevenzione Crimine Lazio hanno arrestato K.R., cittadino marocchino di 29 anni, fermato subito dopo aver tentato di uccidere la moglie, una trentacinquenne romana con la quale è sposato da oltre 10 anni.
‘Ti ammazzo’ e tenta di uccidere la moglie con una cesoia
La donna nei giorni scorsi era scappata dalla casa in cui vivevano insieme ai loro tre figli, perché esasperata dalle violenze subite negli anni e si era rifugiata nella villetta di famiglia a Fregene. L’arrestato, noto alle Forze dell’ordine per i suoi precedenti per spaccio di stupefacenti, tossicodipendente e alcool dipendente, accecato dalla rabbia per essere stato lasciato, ha raggiunto la moglie presso la località balneare e, in sua assenza, si è nascosto nel giardino.
Quando la donna è rincasata, se l’è trovato alle spalle con in mano una grossa cesoia con la quale ha tentato di infilzarla, gridandole minacce di morte. Soltanto la prontezza di riflessi della vittima le ha permesso di fuggire, riuscendo ad entrare nell’abitazione e chiudendo dietro la grata della porta, sulla quale si è andato ad infrangere il colpo. Nel frattempo era riuscita a chiamare il 112. L’uomo è stato bloccato dalla Polizia mentre stava sfogando la propria rabbia distruggendo con una mazza di ferro l’autovettura della moglie.
Presso gli uffici del Commissariato, la vittima ha raccontato di abusi anche di natura sessuale nonché di maltrattamenti subiti anche dai loro tre bambini, uno dei quali si trova tuttora presso una struttura sanitaria a seguito delle percosse del padre, gli altri sono stati collocati in località protetta; violenze che sono iniziate già all’inizio della convivenza e oggetto di denunce già presentate presso altri uffici di Polizia, anche se in maniera meno incisiva rispetto alla realtà dei fatti.
Pertanto, il cittadino marocchino è stato tratto in arresto per tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, violazione di domicilio, possesso di oggetti atti ad offendere, violenza sessuale nonché minacce aggravate ed attualmente si trova ristretto presso il carcere di Civitavecchia.