Un anno di “convivenza” con il Coronavirus, ma i casi continuano ogni giorno ad aumentare e quella normalità che tutti noi vorremmo riavere sembra allontanarsi sempre di più. Solo ieri in Italia su 443.704 tamponi si sono registrati 19.886 contagiati e 308 morti, un nuovo balzo di positivi che spaventa e preoccupa. Numeri che si avvicinano a quelli del mese di novembre. Ad allarmare gli esperti (e non solo) sono le varianti del Covid-19 – da quella inglese a quella brasiliana – che stanno avanzando nel nostro Paese. Alcuni territori, infatti, sono stati dichiarati zona rossa, isolati per arginare la diffusione del virus.
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Terza ondata di Covid in Italia? Cosa dicono gli esperti
“La terza ondata è già iniziata e si continua a parlare di riaperture con questi numeri. Abbiamo perso completamente il contatto con la realtà” – sono queste le dure parole pronunciate all’AGI da Andrea Crisanti, il direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova. Per il professore non si può parlare di riaperture o di allentamenti delle misure, perché i contagi sono in aumento e l’emergenza sanitaria è ancora tutta da sconfiggere.
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Per Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, la terza ondata di contagi se dovesse esserci potrebbe arrivare tra questa settimana e la fine del mese di marzo. L’attenzione resta alta perché non è arrivato ancora il momento di abbassare la guardia. ‘In alcune Regioni stiamo vedendo la ripresa dei contagi, bisogna stare attenti e soprattutto gli ospedali devono rinforzare gli argini’ – ha spiegato Bassetti ai microfoni di Tgcom24.
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Di terza ondata ne ha parlato anche Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni. ‘Stiamo affrontando l’inizio della terza ondata: non possiamo mollare ora, nel momento in cui stiamo mettendo tutto il nostro impegno per accelerare la campagna vaccinale, indispensabile per battere questo terribile virus’ – ha scritto su Facebook.