La campagna vaccinale con la terza dose ormai è pienamente operativa. Le prenotazioni fanno ben sperare in una messa in sicurezza in vista delle festività natalizie, ovvero quando ci saranno i maggiori contatti con le persone. Moltissimi i vaccinati, sia tra gli under 18 che tra gli over. Due gli argomenti che hanno fatto molto discutere: il tema delle vaccinazioni per i bimbi e del mix dei vaccini.
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Vaccino bimbi
In quest’ultimo periodo si è registrata una pericolosa diffusione del virus tra i bambini, il che, unito alla scoperta della Mis-C, ha indotto ad avviare una campagna di vaccinazione anche tra gli under 12. Ricordiamo che, al momento, sono 19 i piccoli pazienti ricoverati nei vari ospedali sentinella Fiaso, di cui uno si trova in terapia intensiva. La metà dei ricoverati ha un’età superiore a 5 anni. Queste le parole della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso): «Il 50% dei bambini ricoverati per Covid – afferma Fiaso – rientra nella fascia di età che potrà accedere alla vaccinazione. Le Aziende sono al lavoro per organizzare sedute vaccinali a misura di bambino con clown, supereroi e babbi Natale». Partiranno il 16 dicembre le vaccinazioni della fascia 5-11 anni.
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Terza dose: effetti collaterali
I due vaccini scelti per la dose booster sono il Moderna e il Pfizer. Gli esperti sono concordi nel dire che il mix di vaccini sia la scelta migliore: la copertura potrebbe essere più efficace. Quindi non solo chi ha effettuato Astrazeneca o Johnson&Johnson, ma anche chi aveva fatto le prime due dose di Pfizer o Moderna potrebbe preferire cambiare il terzo vaccino. Parlando del Moderna, ci sono effetti indesiderati dopo la terza dose? Sì, ma sono generalmente lievi. Secondo l’Aifa essi sono:
- Dolore nel sito dell’iniezione (92%)
- Affaticamento (70%)
- Mal di testa (64,7%)
- Dolori muscolari (61,5%)
- Brividi (45,4%)
- Nausea e vomito (23%)
- Ingrossamento ghiandole linfatiche nel braccio dell’iniezione (19,8%)
- Febbre fino a 37,5/38 gradi (15,5%)
- Gonfiore (14,7%)
- Arrossamento nel sito dell’iniezione (10%)
I sintomi in genere spariscono in poche ore, massimo un giorno. Il più fastidioso risulta la febbre, soprattutto per chi deve recarsi al lavoro. Queste le parole dell’Aifa: «Le reazioni – afferma l’Aifa – sono state generalmente di intensità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Sono state più frequenti nei partecipanti più giovani tra i 18 e i 65 anni, rispetto ai partecipanti di età superiore ai 65 anni».