Traguardo importante per l’Italia perché oltre il 70% della popolazione over 12 ha completato il percorso vaccinale. Un ‘risultato’ raggiunto, come ha spiegato il ministro Speranza, grazie all’impegno di tanti, di tutti quelli, tra donne e uomini del servizio sanitario nazionale e volontari, che anche d’estate non hanno mai smesso di lavorare portando avanti una ‘grande sfida’. Ma se da un lato la campagna di vaccinazione ormai procede spedita, dall’altra c’è chi già parla di una possibile terza dose seguendo l’esempio dell’Israele, ma anche di Paesi come Francia e Germania che si sono detti pronti a partire con le somministrazioni.
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Terza dose del vaccino anche in Italia?
La terza dose del vaccino in Italia è molto probabile. A dirlo ieri a Livorno proprio il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Sulla possibile terza dose di vaccino la nostra comunità scientifica, che è in assoluto di prim’ordine, sta facendo le sue valutazioni e presto arriveranno le sue determinazione, ma io ritengo molto probabile che andremo nella direzione di assumere la terza dose e con tutta probabilità partiremo dai più anziani e dai più fragili”. Al momento, una data certa non c’è, ma la terza dose sembra farsi sempre più realtà.
D’altra parte, il ministro ne aveva già parlato qualche giorno fa quando era stato intervistato da Gerardo Greco per il podcast Metropolis di Repubblica.it: “Abbiamo già aperto una discussione dentro al Cts, anche un confronto con gli altri paesi Ue – ha spiegato – Sicuramente si partirà con la terza dose per le persone con fragilità, immunodepressi, trapiantati. A un certo punto si arriverà anche agli over 80 e poi in maniera graduale agli altri. Ma è evidente che una terza dose dovrà farsi“.