L’ascensore rappresenta infatti uno spazio comune interno probabile covo per il Coronavirus, visto che ci sono delle superfici che si toccano in continuazione, come la pulsantiera per selezionare i piani o il corrimano per appoggiarsi. Vi sono inoltre degli ascensori non automatici, che richiedono anche la chiusura della porta.
Proprio per evitare il pericolo di contrarre il virus, sono state modificate le misure vigenti per la pulizia degli ascensori, adattandole all’emergenza in corso.
Vedremo insieme cosa prevede la prassi e come ci si deve comportare nella particolare circostanza che stiamo vivendo.
La normativa
Il punto fondamentale da chiarire è che la norma, contenuta nell’art. 15 del dpr 162/99, sancisce l’obbligo di affidarsi ad una ditta o una persona che abbia una specifica abilitazione. Non si può quindi procedere in maniera autonoma o affidarsi a personale improvvisato. L’amministratore di condominio affida l’incarico a ditte regolarmente registrate e, visto il periodo particolare di emergenza sanitaria, può chiedere all’azienda già titolare del contratto di intensificare la pulizia degli spazi comuni e di provvedere a sanificazioni quotidiane per parti sensibili come gli ascensori.
Qualora la ditta si rifiutasse di attuare le nuove disposizioni, l’amministratore può procedere in modalità di emergenza ad assegnare il lavoro ad altri senza convocare riunione condominiale.
La sanificazione, va ricordato, non è obbligatoria in tutti i comuni, ma è ovviamente caldamente consigliata, soprattutto in condomini frequentati da numerose persone, in particolare se soggetti a rischio.
La sanificazione diventa obbligatoria e giornaliera se nella struttura ci sono dei dipendenti che si occupano degli spazi comuni, come giardinieri e portieri.
La manutenzione
Partiamo dal presupposto che gli ascensori e le zone condivise del condominio seguono un piano annuale di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nel primo caso ci riferiamo alla consueta pulizia scale, corridoi ed eventuali spazi verdi, in alcuni casi eseguite da un team fisso interno. Nel secondo caso parliamo di manutenzioni di controllo dell’efficienza degli impianti, tra le quali rientra anche quella degli ascensori, durante le quali si verifica il funzionamento di porte e pulsantiere.
Con l’avvento del Coronavirus, la manutenzione è diventata sanificazione e, alla pulizia ordinaria, si aggiunge la sanificazione degli ambienti.
Utilizzo degli ascensori
L’impegno degli amministratori di condominio è anche quello di invitare i condomini ad un utilizzo diverso dell’ascensore, visto il rischio di contagio.
Bisogna innanzitutto disporre nei pressi delle aree più frequentare dei dispenser di liquido igienizzante e poi dotarsi di contenitori con i guanti monouso.
I condomini infatti dovranno accedere all’ascensore uno alla volta e muniti di guanti, onde evitare di contaminare la pulsantiera.
Una volta arrivati in casa bisogna gettare il guanto e procedere con le operazioni consone di pulizia delle mani, visto che è stati in esterno.
Se invece si prende l’ascensore per uscire di casa, il guanto va gettato in appositi cassonetti condominiali dell’indifferenziata ed è fortemente consigliato detergersi comunque le mani prima di effettuare altre operazioni.
L’obiettivo comune alla lotta al Coronavirus è il distanziamento sociale e l’attenzione massima all’igiene delle mani. Come per altre situazioni, anche la convivenza nelle aree condivise deve rispettare questa linea di massima.