Mancano poche settimane e c’è una data da cerchiare in rosso sul calendario: è quella dell’8 marzo 2022, che di fatto segna lo switch off al DVB-T2. Insomma, nuove modifiche al digitale terrestre con la numerazione dei canali che presto cambierà: ma come funziona? E il telespettatore cose deve fare per trovarsi al passo con i tempi che corrono?
Digitale terrestre: cosa cambia dal 9 marzo 2022 e cosa fare
A partire dall’8 marzo 2022 in Italia è prevista l’attivazione della codifica MPEG-4 per la visione dei programmi. Questo vuol dire che i canali saranno trasmessi con questa codifica e saranno visibili in alta qualità, ma saranno posizioni tra il numero 1 e 9 e al numero 20 del telecomando: Rai 1 HD, per esempio, che attualmente è posizionato all’LCN 501, verrà spostato al numero 1.
Digitale terrestre, cambia la numerazione dei canali da marzo 2022
Ci saranno davvero molte modifiche alla numerazione dei canali, ma il Ministero dello Sviluppo Economico con un decreto ha spiegato che in ogni caso sarà garantita la simulcast. Questo, in poche parole, vuol dire che chi non ha un decoder o una TV MPEG-4 potrà continuare a vedere i programmi, ma in una versione SD.
Digitale terrestre: come verificare se la tv è idonea al ‘cambio’
Ma come fare per non farsi trovare impreparati l’8 marzo? Bisogna verificare se la propria tv o decoder sia compatibile al nuovo digitale terrestre: se il televisore è stato acquistato dopo il 22 dicembre del 2018 non dovrebbero esserci problemi, altrimenti basterà controllare se ai canali 501, 505 e 507 si vedono rispettivamente Rai 1, Canale 5 e LA7 in alta definizione, cioè in HD. Se così fosse non c’è da preoccuparsi altrimenti le alternative non mancano e con il bonus TV si potrà comprare un nuovo televisore compatibile con tutte le modifiche.