Home » News » News Tecnologia » Cresce l’export digital in Italia, ma con percentuali inferiori rispetto all’Europa

Cresce l’export digital in Italia, ma con percentuali inferiori rispetto all’Europa

Pubblicato il

L’Italia sta muovendo piccoli passi in avanti per quanto riguarda il settore dell’export digitale, questo è quanto emerge dal primo rapporto dell’agenzia per la promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese italiane, realizzato con la collaborazione del Politecnico di Milano dal titolo “Esportazioni ed e-commerce delle imprese italiane”.

 

Lo studio è stato presentato a Napoli nella sede della Federico II che a San Giovanni Teduccio ospita la Apple Academy, alla presenza del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Michele Geraci e del Direttore Generale dell’Agenzia. Secondo i dati emersi, nel 2017 il valore della domanda soddisfatta attraverso i canali di e-commerce è cresciuta del 17% rispetto al 2016.

 

Un utilizzo del canale digitale per gli acquisti che è sicuramente più diffuso in alcuni settori, sul totale delle aziende italiane che sono attive nelle vendite online, nell’industria manifatturiera la propensione all’internazionalizzazione è elevata.

 

Il 45,8% delle imprese effettua oggi delle vendite attraverso i canali web verso utenti che sono residenti in tutta Europa, mentre il 25,7% si rivolge a clienti che si trovano in altre aree del mondo.

 

Il settore ad oggi maggiormente digitalizzato in Italia è quello dell’abbigliamento, da sempre un marchio di fabbrica del made in Italy in tutto il mondo, settore che vede il 66,7% delle aziende vendere su tutto il territorio europeo e il 37,5% che esporta i propri manufatti in tutto il mondo.

 

Il mercato dell’e-commerce a livello mondiale vale 2 o 3 miliardi di dollari, e oltre 22 mila miliardi per gli scambi tra imprese. Un mercato che interessa 2 miliardi di consumatori, che è maggiormente sviluppato in Cina, dove nel 2017 ha superato gli 846 miliardi di dollari, seguita dagli Stati Uniti con 616 miliardi, mentre in Europa i migliori risultati sono registrati da paesi come Regno Unito e Irlanda.

 

Nonostante questa crescita, l’Italia è ancora indietro nei valori ottenuti rispetto alla media dei paesi europei, una situazione che deve essere sorretta a livello istituzionale al fine di garantire alle aziende di poter investire e sviluppare queste nuove tecnologie di digitalizzazione e di e-commerce, finalizzate ad aprire nuovi orizzonti di vendita e a raggiungere clienti in tutto il mondo.

 

Per raggiungere questi obiettivi servono interventi strutturali del settore ma anche una maggiore facilità nell’ottenere prestiti per aziende: in quest’ottica, proposte come quelle offerte da ING Direct, si presentano come soluzioni efficaci e in grado di venire incontro alle esigenze degli imprenditori e delle piccole e medie imprese.

 

La crescita delle aziende italiane è direttamente legata alla continuità degli investimenti e alla capacità di creare un ecosistema che non aiuti solo a fare investimenti sulla visibilità ma che dia alle imprese strumenti utili per l’attivazione dei servizi legati all’apertura di nuovi e-store, che richiedono investimenti da parte di privati.

 

È di fondamentale importanza favorire le piccole e medie imprese grazie a un sistema di agevolazioni finanziarie che vada ad abbattere i costi rendendo virtuosi i progetti di internazionalizzazione attraverso forme di accompagnamento economico.

 

I dati positivi sulla crescita digitale delle aziende riguardano l’intero territorio nazionale, anche se il sud resta ancora un po’ scettico sugli acquisti effettuati online. Tra i settori che riscuotono maggiore interesse per le vendite online troviamo oltre all’abbigliamento, anche quello agroalimentare e dell’alta tecnologia.

 

Impostazioni privacy