WhatsApp lo conosciamo tutti ormai: piccoli, adulti e, in qualche caso, anche i nostri nonni. Parliamo della popolare app di messaggistica di proprietà di Meta che, a quanto pare, continua a innovarsi. Il sistema di messaggistica istantanea è certamente il più gettonato nel nostro Paese, dove le persone ne fanno davvero un ampio e grande utilizzo. Come detto, l’app continua ad innovarsi per venire sempre incontro alle esigenze dei suoi utenti che, nel frattempo, diventano più esigenti.
Migliore software per recuperare chat cancellate di WhatsApp senza backup
Ora, Meta, , attraverso i canali di riferimento, ha annunciato l’imminente arrivo di una nuova caratteristica per WhatsApp, si chiamerà Chat Lock, in italiano ”Lucchetto chat” oppure, in modo meno letterale, ”Chat chiusa”. Ma di cosa si tratta? In prima battuta possiamo certamente dire che siamo davanti ad una nuova importante funzione che sarà in grado di offrire agli utenti la possibilità di archiviare le proprie chat, grazie ad una cartella protetta, alla quale si potrà accedere solamente attraverso una password. Ovviamente, l’obiettivo di questa nuova funzione è molto chiaro: il sistema vuole garantire ed offrire ai propri utenti una maggiore protezione della privacy, sempre più messa a rischio con il proliferare e il progredire dei sistemi di connessione e non solo. Così, qualora si volesse rendere ”privata” o ”chiusa” la propria chat, allora le conversazioni verranno spostate nella cartella protetta, di modo da non correre il rischio che vengano viste da occhi indiscreti.
Come funzionerà ‘Chat Lock’ di Whatsapp
Dunque, vediamo un po’ come funzionerà ‘Chat Lock’. In realtà, sarà un meccanismo molto semplice: per poter inserire le proprie conversazioni all’interno della cartella in questione, si dovrà semplicemente tenere premuto sopra quella che si desidera nascondere e selezionare, dopo l’apertura di una mini finestra opzionale, Chat Lock. Una volta fatto ciò, per poter accedere alla chat che avrete nascosto in tal modo, si dovrà inserire una password, oppure un dato biometrico, come ad esempio l’impronta digitale supportata dal lettore di alcuni smartphone. Per ora teniamoci solamente pronti, perché la funzione non è ancora disponibile ma a brevissimo – forse un paio di mesi – sarà presente direttamente sulle nostre App dall’inconfondibile colore verde.
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