La bella stagione è alle porte e ora che gli spostamenti tra Regioni sono (finalmente) possibili, c’è chi ha voglia di preparare la valigia e partire. Lasciarsi tutto alle spalle, anche se per pochi giorni. Certo chi può, chi ha le condizioni per farlo perché la pandemia ha messo in ginocchio intere famiglie, portato sul lastrico migliaia e migliaia di attività. Ieri l’Italia si è svegliata quasi tutta tinta “di giallo” e ora con il nuovo Decreto gli spostamenti tra Regioni, congelati da mesi, sono concessi, seppur con delle “differenze” a seconda del colore del territorio.
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Tampone obbligatorio per viaggiare in Italia: le regole per gli spostamenti
Gli spostamenti tra Regioni/Province Autonome in zona gialla sono possibili, con il rientro a casa alle 22, orario del coprifuoco per ora confermato. Ma cosa bisogna fare per viaggiare e spostarsi tra Regioni di “colore” diverso? Per partire e raggiungere un territorio che è in zona rossa/arancione bisogna avere con sé il pass, il certificato verde di cui tanto si parla in questi ultimi giorni. Tra i requisiti richiesti, chi viaggia deve dimostrare almeno uno di questi: un tampone effettuato (con esito negativo) 48 ore prima della partenza, essere guariti dal Covid o aver terminato il percorso vaccinale. Nel caso della guarigione e del percorso vaccinale il certificato verde ha una validità di 6 mesi e viene rilasciato in forma cartacea o digitale. Nel caso del tampone, invece, il pass avrà una validità di 48 ore dal rilascio ed è prodotto dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o dalle farmacie che somministrano i test.
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Per i classici spostamenti, quelli motivati da comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità basterà l’autocertificazione, il modulo che in questi mesi abbiamo imparato a conoscere.