Due intere strade senza servizi essenziali. Succede a Roma – nel quartiere Montagnola – e la denuncia arriva dal Comitato di Quartiere.
Si tratta di Via Barbana e di Via Castelnuovo, entrambe situate nel cuore pulsante del quartiere, proprio all’ombra della chiesa Gesù Buon Pastore. Entrambe le vie, un tempo private, sono di fatto escluse dall’erogazione dei servizi sia di ACEA che dell’AMA, rispettivamente la multiservizi che gestisce l’illuminazione pubblica romana e la società predisposta allo smaltimento dei rifiuti capitolini.
Vediamo ora la questione nel dettaglio.
Era il 2012 quando il Consorzio che amministrava le due strade in oggetto, il “Consorzio di Via Barbana”, decise di sciogliersi e di cedere gratuitamente l’intera area stradale al demanio comunale. Da qui iniziò la consueta procedura che vedeva, quindi, protagonisti il Consorzio, il Municipio che amministrava ed amministra tuttora la Montagnola, oggi VIII, all’epoca XI, ed il Comune di Roma. Andiamo con ordine.
Nel mese di marzo del 2012, con una nota, il Consorzio depositava gli atti presso il Municipio XI al fine dell’istruttoria e dell’inoltro al competente Dipartimento del Patrimonio.
Nel 2014 l’Organo Tecnico Municipale esprimeva parere favorevole all’acquisizione pubblica delle strade, grazie all’inoltro della documentazione del caso effettuata dal “Servizio manutenzione strade, territorio ed Ambiente” dell’appena nato Municipio VIII.
L’anno della svolta sembra essere il 2016. In quell’anno, infatti, il Dipartimento Patrimonio del Comune di Roma richiede tutta la documentazione del caso ed il “Servizio manutenzione strade, territorio ed Ambiente” si prodiga per il secondo invio tutto l’incartamento. Contestualmente lo stesso ufficio del Municipio VIII dichiara di aver ultimato l’istruttoria tecnica.
A dicembre dello stesso anno il presidente del Consorzio, il Sig. Francesco Testini, aveva comunicato pubblicamente la definitiva estinzione dell’associazione consortile e il suo conseguente decadimento dalla carica fino ad allora ricoperta. Contestualmente ribadiva la volontà già espressa nel 2012 di voler cedere gratuitamente le aree in oggetto al demanio comunale.
Da quel momento in poi dell’iter di acquisizione demaniale non si sa più nulla. Tutto è nelle mani del Campidoglio.
Vista la portata della questione che vede, loro malgrado, protagonisti centinaia di nuclei familiari che ormai sono appesi all’iniziativa di qualche volontario che si presta alle pulizie dei marciapiedi ed allo smaltimento dei rifiuti, il CdQ non desiste.
Dopo ben tre solleciti indirizzati all’assessorato di Roma Capitale competente per queste questioni, tutti con la firma di Paolo Colombini, il presidente del Comitato di Quartiere Montagnola, si è avuto finalmente un fugace incontro con la delegata della sindaca Raggi, la dott.ssa Valentina Vivarelli.
L’incontro è avvenuto l’8 febbraio, in occasione della festa di Carnevale celebrata nella piazza simbolo del quartiere, Piazza Caduti della Montagnola.
In quel momento sono stati riconsegnati a mano tutti i documenti relativi alla spinosa questione con la speranza, che vorremmo diventasse certezza, che la vicenda si concluda nel migliore dei modi e venga ripristinata la normalità.
Alessandro Paolo Berionne