Sono passati tre anni ma la situazione alla stazione ferroviaria di Santa Palomba a Pomezia è sempre la stessa. Era il 2018 quando realizzammo il lungo reportage nell’area per documentare il declino e il degrado di un polo che in realtà, specie pre Covid, raccoglieva a sé un’utenza di migliaia di passeggeri ogni giorno. Ma invece che essere potenziata la stazione è stata via via “ridimensionata” dalla riduzione delle corse, fino alla chiusura dei servizi più elementari ai viaggiatori quali la sala d’attesa o i bagni pubblici. Il nostro articolo ebbe ampia risonanza anche al livello nazionale considerando che la paradossale situazione della stazione di Pomezia finì anche su Striscia la Notizia: la speranza era allora che qualcosa potesse cambiare ma purtroppo così non è stato.
2018-2021: stesse immagini, date diverse
Le foto scattate in questi giorni potrebbero essere infatti sovrapposte a quelle di tre anni fa, magari cambiando solo la data. L’unica novità sembrano essere le barriere anti attraversamento a separare i due binari. Per il resto il cartello “fuori servizio” sui servizi igienici è sempre al suo posto, la sala relé è chiusa – con i pendolari costretti a rimanere nel sottopassaggio per evitare l’acqua – e il sottopassaggio resta inutilizzabile per le persone con disabilità. Anche sul fronte delle corse a servizio della stazione la situazione è rimasta inalterata.
Sul fronte sicurezza, per chi decide di lasciare la macchina nelle zone adiacenti alla stazione, l’allarme per furti e atti vandalici alle auto in sosta è sempre all’ordine del giorno; a questo proposito recentemente una pendolare si è così sfogata in uno dei gruppi social della stazione: «Ieri al parcheggio della stazione hanno smontato la macchina di una mia amica che al ritorno l’ha trovata così! (foto a lato) Ma è mai possibile che contro questi atti continui di vandalismo non si può fare nulla!».
Il progetto del doppio parcheggio custodito (a pagamento)
Su quest’ultimo fronte il Comune di Pomezia ha preso la sua decisione senza però aver tenuto conto delle esigenze dei pendolari. La “riqualificazione delle aree di sosta in via della Siderurgia e in via dell’Ecologia passerà per la creazione di due parcheggi custoditi e videosorvegliati a pagamento, con contestuale installazione di 5 varchi dotati di sbarre automatiche, servizio di biglietteria diurna e servizio di vigilanza specializzato. Sul fronte dei costi l’Ente ha fatto sapere, com’è noto, che saranno previsti “abbonamenti agevolati per i pendolari”.
Venerdì 26 novembre, a questo proposito, in Consiglio Comunale è stato approvato il punto all’ODG “ Dichiarazione di fattibilità e di pubblico interesse della proposta di finanza di progetto ai sensi dell’art. 183, comma 15, del d.lgs. n. 50/2016, per l’affidamento di una concessione di servizi avente ad oggetto “riqualificazione di piazza Kennedy, dell’adiacente area di sosta di via Zara, delle aree di sosta di via della Siderurgia e di via dell’Ecologia nonché la riorganizzazione e gestione del sistema della sosta della città di Pomezia”. Atto successivo sarà la gara di project financing e a quel punto, in caso di esito favorevole, si arriverà a dama.
Ma per i pendolari non è questa la soluzione giusta per Santa Palomba: «Esprimiamo la nostra assoluta contrarietà alla realizzazione del servizio così come presentato, di fatto consentirà il parcheggio gratuito ad un esiguo numero di viaggiatori ogni giorno, comportando agli altri un aggravio delle spese di viaggio, di cui probabilmente si conoscerà l’entità solo ad intervento realizzato, visto che si fa riferimento molto laconicamente ad abbonamenti agevolati. L’assenza di sicurezza in stazione più volte denunciata negli anni ed i frequenti atti vandalici quasi ignorati sino ad oggi dall’amministrazione comunale, non possono “risolversi” con un nuovo balzello ai danni dei pendolari. In extrema ratio proponiamo un ridimensionamento dell’intervento, destinando alla sosta a pagamento la sola area ubicata lungo via della Siderurgia, che maggiormente necessiterebbe di lavori di riqualificazione, per consentire un uso in sicurezza e più ampio, rispetto a quello attuale, da parte dei viaggiatori», si leggeva in una nota diffusa l’estate scorsa.