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Stati Generali, Sindacalista si incatena a Villa Pamphili: «Governo ascolti il grido dei braccianti agricoli»

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Ha iniziato oggi lo sciopero della fame e della sete Aboubakar Soumahoro, attivista sindacale e sociale. Si è incatenato a Villa Pamphili, dove a pochi passi si stanno tenendo gli Stati Generali – con lo scopo di attirare l’attenzione affinché il Governo ascolti il grido di dolore di tutti i braccianti agricoli, ‘gli invisibili e gli esclusi’. Una delegazione di braccianti ha raggiunto Aboubakar a Villa Pamphili per ‘ far sentire ad una politica sorda il grido di dolore dei lavoratori della terra. Il Governo ascolti le sofferenze, i sogni e le speranze di tante donne e uomini‘.

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Al Governo, come spiega l’attivista su Twitter, gli ‘invisibili’ chiedono di riformare la filiera agricola con l’adozione di una patente del cibo per garantire ai consumatori cibo sano e per liberare contadini, agricoltori e braccianti dal gioco dello strapotere dei giganti che favoriscono il caporalato (digitali e dei colletti bianchi). Vogliono che  le politiche migratorie cambino con la regolarizzazione di tutti gli invisibili con un permesso di soggiorno per emergenza sanitaria convertibile per attività lavorativa. Chiedono di cancellare gli accordi libici e i decreti sicurezza con una riforma dell’accoglienza e di dare la cittadinanza a chi è nato e cresciuto in Italia. E ancora, l’attivista si fa portavoce di tanti che chiedono al Governo di varare un piano nazionale emergenza lavoro per assorbire tutte le persone che hanno perso o che rischiano di perdere il lavoro a causa dell’emergenza Coronavirus. 

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