L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi potrebbe aver mentito. E per questo la la procura della Repubblica l’ha iscritta nel registro degli indagati per falsa testimonianza. I fatti si riferiscono in particolare a una sua deposizione nel corso del processo sullo stadio della Roma. La Raggi fu denunciata nel maggio dello scorso anno e nelle scorse ore è trapelata la notizia dell’iscrizione del suo nome nel registro degli indagati, come riporta il Fatto Quotidiano.
Tutto ebbe inizio con la deposizione dell’ex sindaca in merito all’iter burocratico riguardante lo stadio giallorosso. Il progetto, proprio a causa della burocrazia, non ebbe mai inizio. Questo succedeva ancora prima dell’inchiesta della Procura per presunta corruzione, che vede coinvolto l’imprenditore Luca Parnasi. Secondo le accuse, Parnasi, attraverso Luca Lanzalone, avrebbe provato a velocizzare l’iter della costruzione dello stadio,
La testimonianza
L’allora sindaca Virginia Raggi andò a testimoniare in merito alla mancata revoca della delibera a firma del sindaco Ignazio Marino, che l’aveva preceduta.
«Circolò nel Movimento il parere (…) del giudice Imposimato (…) per cui “noi potevamo revocare la delibera di Marino ma non abbiamo seguito perché (…) non è immaginabile tornare indietro rispetto a una decisione (…) che ha determinato degli effetti»
Queste alcune delle parole dette dalla sindaca in fase di testimonianza. Il parere di Imposimato diceva però di “annullare” e non di “revocare la delibera”, una differenza che non avrebbe comportato, secondo questa specifica interpretazione, eventuali conseguenze per le casse pubbliche.
La replica dell’avvocato di Virginia Raggi
L’avvocato dell’ex Sindaco di Roma, Alessandro Mancori, appresa la notizia, ha fatto sapere al Corriere della Sera:
«Da quanto appreso dalla stampa la vicenda farebbe riferimento ad un esposto-querela dell’ex Consigliera Comunale del Movimento 5 Stelle Grancio».
In passato, commenta il legale, la stessa Consigliera ha fatto altre denunce contro la Raggi che sono state sempre archiviate. Sull’ultima questione emersa in queste ore l’Avvocato chiosa:
«A parte l’elezione di domicilio e che l’atto di iscrizione sia stato firmato dal pm Giulia Guccione, non sappiamo altro. Ora capiremo quale sarebbe il passaggio in questione, comunque siamo a disposizione del pm».