Il Pomezia Calcio era salito, per la prima volta nella sua storia, al calcio professionistico grazie al ripescaggio in seconda divisione avvenuto la scorsa estate. Un importante traguardo ampiamente onorato a livello sportivo con il raggiungimento della zona play off sino a cinque giornate dal termine, quando per i pometini appariva molto probabile un’altra prestigiosa promozione. Ma la sententenza della Giustizia Federale e la conseguente penalizzazione ha bruscamente interrotto il percorso dei rossoblu, che dal vertice sono stati rigettati nel fondo della classifica. “Purtroppo – scrivono De Fusco e Caporaletti – sotto i colpi della giustizia sportiva sono stati impediti i paly off con la penalizzazione di ben 15 punti in classifica, comminati dalla Commissione Disciplinare Nazionale, ed inseguito addirittura l’eliminazione dalla categoria con la retrocessione all’ultimo posto”. Una sentenza assunta appunto dalla Corte federale di Giustizia, che rischia di cancellare di colpo tutti gli sforzi fatti in questi anni dalla società e dai giocatori “sentenza che – ricordano nella missiva – sarà appellata a breve al Tnas (Tribunale Nazionale di arbitrato per lo sport) del C.O.N.I. e, qualora occorresse, anche al Tar del Lazio”.
“Innumerevoli cittadini – si legge nella lettera – ci chiedono di agire a difesa dell’immagine della squadra: tutti, non solo i tifosi, ma anche coloro che non seguono direttamente le vicende sportive ma che hanno a cuore l’immagine della città. Pertanto quali portavoce della nostra comunità Vi chiediamo – chiudono il sindaco e l’assessore – di mantenere alta l’attenzione su questa vicenda e di fungere, cosa di cui siamo certi, da garanti affinché l’ultimo grado di giudizio presso il Tnas sia il frutto di un’attenta analisi dei fatti considerando che tale questione coinvolge l’intera collettività pometina, il tessuto sociale e l’intero movimento sportivo del territorio di cui il Pomezia Calcio è sempre stato uno degli elementi trainanti”.
“Abbiamo inteso scrivere questa lettera agli organi superiori – ha spiegato l’assessore Alessio Caporaletti – per chiedere il massimo dell’attenzione sulla vicenda. Il nostro intento è quello di far capire che dietro la società di Calcio c’è un’intera città che chiede che venga rispettato il diritto allo sport, rivedendo la sentenza, troppo dura rispetto ai fatti accaduti. Noi, come amministratori, faremo di tutto per tutelare il Pomezia Calcio, che rappresenta una realtà di estrema importanza il nostro territorio”.