Manolas ed El Shaarawy sono in gruppo e si ha la certezza che possano sviluppare tutto l’allenamento. Paredes e Salah sono a parte. Florenzi e Nura continuano nel percorso riabilitativo.
Quanto pesa l’assenza di Salah? Può indurla a cambiare modulo? “Qualsiasi modulo vuole che si giochi a calcio. La Roma sa adattarsi e cambiare, e per lunghi tratti ha fatto bene in qualsiasi scelta si sia fatta. Salah è un campione, però la Roma sa giocare anche bassa, a terra. Noi dobbiamo essere convinti che saranno i comportamenti a decidere come andranno le cose”.
Salah è assente. Peres può essere avanzato? El Shaarawy è utilizzabile dall’inizio? “Ho pensato a queste due soluzioni, in più ne ho altre due: Totti e Iturbe. La formazione non starà stabilita oggi”.
I tifosi laziali saranno di più… “La romanità è uno stile di vita. E’ un modo di incontrarsi, di salutarsi, di allenarsi; la spinta per questa partita la sentiamo già durante tutta la settimana. E’ una seconda pelle, il tifo: che tu lo abbia vicino o distante fa lo stesso, lo sentiremo ugualmente”.
Le aspettative sono quelle di un derby ‘cattivo’. Lei come lo vive e come lo ha vissuto? ” ‘Cattivo’ mi sembra eccessivo, usiamo ‘di eterno contrasto’. E’ una partita speciale che si vince come le partite normali. E’ un derby che smuove due classifiche, quella del campionato italiano e quella, come dicevo, dell’eterno contrasto. L’esempio della Chapecoense: prima di andare a giocare la partita si facevano i video, le foto, creavano un entusiasmo che poi trasmettevano; ecco, l’immagine più appropriata, anche per ciò mi riguarda, è quell’entusiasmo che ti dà la voglia di arrivare dove loro erano arrivati. In mezzo a tutto c’è sempre una palla, non ci sono razze”.
Avere giocatori romani e romanisti è un vantaggio o uno svantaggio? “Se si riesce a vincere l’emozione è un punto a vantaggio. Se si vive respirando tutto l’anno il clima di coinvolgimento sentimentale di questa partita, rischi di andare male. Sta alla personalità dei giocatori di saper affrontare tutto ciò che sta in mezzo con razionalità e ragionamento, con solidità mentale”.
Il penultimo derby vinto bene 4 a 1, l’ultimo perso invece al contrario, più o meno… “I calciatori della Roma hanno le qualità per vincere il derby. E’ chiaro che devono fare qualcosa in più, ricercare l’eccellenza in più cose per vincere la partita. Secondo me bisogna cercare di essere noi stessi il più possibile, loro stanno bene e attraversano un momento di entusiasmo, però la Roma può portare a casa il risultato”.
La Lazio, forse, sta puntando di più su questa partita? “Noi della Roma abbiamo due grandissime passioni, e ora una l’abbiamo accantonata concentrandoci su questa qui. Vale tanto, questa partita qui; e noi gli daremo l’attenzione che merita. Ma fino a tre giorni fa dovevamo dare attenzione alle partite precedenti, e se Inzaghi è riuscito a rendere il prossimo un derby di alta classifica, vuol dire che anche lui ha dato attenzione alle altre partite”
La sua squadra ha spesso dei cali. La Lazio, almeno recentemente, ha dimostrato più solidità. Ha paura di un derby in cui la Lazio parte favorita? “Noi siamo un punto avanti, dunque c’è qualcosa di sbagliato nella sua analisi. Che loro abbian fatto tutto bene e noi tutto male non è così vero. Certo, dobbiamo migliorare sotto certi aspetti: io amo la mia squadra e i miei calciatori, e quando fanno qualcosa che non va io glielo devo dire. Non sempre abbiamo messo il 100%, soprattutto nelle letture di alcune partite, anzi, di alcuni dettagli di certe partite. Ci fa piacere che la Lazio sia favorita, avremo uno stimolo in più”.
Come procede il recupero di Vermaelen? Può giocare anche in zona laterale? “Thomas è un centrale, che siccome sa giocare palla e ha frquenza di passo può giocare da tutte le parti. Però il suo ruolo è centrale. Si sta allenando bene, ha messo da parte le problematiche degli ultimi tempi. Se dovesse scendere in campo, comunque, sarà messo a proprio agio”.
Meglio attaccare bene o difendere bene, nel derby? “Bisogna saper fare tutto”.