La Roma ha perso la finale di Europa League contro il Siviglia ai calci di rigore, dopo aver pareggiato 1-1 nei tempi regolamentari e supplementari. Un’ amara beffa per i giallorossi che mentre stavano facendo sperare e gioire i loro tifosi con il gol di Dybala al 34’, circa una ventina di minuti dopo, si sono lasciati sfuggire il pareggio degli spagnoli al 55’ , per un autogol di Mancini. Una partita nervosa e combattuta, in cui l’arbitro Taylor ha commesso diversi errori, tra cui la mancata espulsione di Lamela per un fallo su Pellegrini .
Ai rigori, la Roma ha sbagliato troppo: Mancini si è fatto parare il primo tiro, Ibanez ha colpito il palo, solo Dybala e Pellegrini hanno segnato. Il Siviglia invece ha fatto centro con tutti i suoi rigoristi, tranne Montiel che ha avuto una seconda chance dopo che l’arbitro aveva fatto ripetere il suo tiro per un’uscita anticipata di Rui Patricio. Il difensore argentino ha realizzato il rigore decisivo che ha consegnato la coppa agli andalusi, che hanno festeggiato il loro sesto titolo in Europa League.
Josè Mourinho abbandona la Roma?
La sconfitta in Europa League potrebbe essere anche l’ultima partita di José Mourinho sulla panchina della Roma. Il tecnico portoghese, che aveva portato i giallorossi alla vittoria della Conference League lo scorso anno e alla finale di Europa League quest’anno, ha lasciato intendere che il suo rapporto con la società non è più idilliaco e che potrebbe valutare altre offerte.
Intervistato da Sky Sport al termine della partita, Mourinho ha detto: “Il mio futuro? Vado in vacanza lunedì. Se fino a lunedì abbiamo tempo di parlare, sennò vado in vacanza e dopo si vedrà. Però con questi ragazzi devo lottare per loro, lottare per loro è anche non dire obiettivamente che rimango. Sono un uomo serio, ho detto alla proprietà qualche mese fa che in caso di contatto con un club il primo a saperlo sarebbe stato la proprietà. Non faccio niente di nascosto, l’ho detto a dicembre per la nazionale portoghese e dopo non ho parlato con nessun’altra squadra. In questo momento ho un anno di contratto con la Roma, la situazione è questa”.
Mourinho ha anche espresso il suo rammarico per non aver potuto regalare un trofeo ai suoi giocatori e ai tifosi romanisti, e ha criticato l’arbitraggio e le condizioni del campo: “Sono triste per i miei ragazzi, meritavano qualcosa di più. Sono triste per i tifosi che sono venuti qui a sostenerci e quelli che sono rimasti a casa. Sono triste per me perché ho lavorato tanto per arrivare a questa finale. Abbiamo giocato contro una squadra forte, ma abbiamo avuto le nostre occasioni. Abbiamo subito un gol sfortunato e poi abbiamo sofferto sui calci piazzati. L’arbitro non ci ha aiutato, avrebbe dovuto espellere Lamela e non far ripetere il rigore a Montiel. Il campo era pessimo, sembrava una spiaggia”.
Un messaggio che lascia presagire
Il tecnico portoghese ha poi lanciato un messaggio alla dirigenza della Roma, chiedendo maggiori investimenti e ambizioni per la prossima stagione: “Voglio rimanere, però i miei giocatori meritano di più e anche io merito di più. Sono un po’ stanco di essere allenatore, uomo di comunicazione, di essere la faccia che dice che siamo stati derubati. Sono un po’ stanco di essere così tanto. Voglio lottare per un di più, e se non giochiamo la Champions è una buona notizia. È paradossale, ma non siamo ancora una squadra da Champions”.
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