La crisi sistemica che da anni travolge l’Ippica italiana sembra essere arrivata oltre il livello di guardia; ecco che per il 30 giugno 2022 è stato indetto uno sciopero generale.
In piazza a Roma per “salvare” un “mondo”
Il Coordinamento nazionale straordinario delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ Ippica ha deciso: il 30 giugno 2022 sarà sciopero generale.
Per un CCNL unico, contro il tentativo delle società di corse di frammentare il lavoro e vaporizzarne i diritti.
Per un vero rilancio del settore, contro una prassi aziendale improntata alla mera gestione (quel tanto che basta per accedere ai finanziamenti pubblici)
In piazza, a Roma, insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto: dipendenti delle società di corse, delle scuderie e delle associazioni del trotto e del galoppo, addetti al totalizzatore e ai servizi.
Riduzione dei montepremi e ritardi nei pagamenti dei premi
Molteplici e complessi sono i problemi che fanno del futuro dell’Ippica italiana un quadro a tinte scure (per non dire tetre).
Senza compiere un’analisi eccessivamente approfondita, affinché anche i non addetti ai lavori abbiano modo di comprendere ed orientarsi, appare sufficiente mettere in evidenza due specificità tutt’altro che secondarie: da anni la dotazione dei montepremi diminuisce sempre più e il pagamento dei premi al traguardo ha tempi lunghissimi.