Conferenza Garcia: il tecnico della Roma ha incontrato la stampa alla vigilia del match di campionato contro il Frosinone: ecco le sue parole (video).
ROMA – Tempo di vigilie importanti in casa Roma. Non solo il Frosinone, avversario domani della Roma in campionato, ma anche e soprattutto di Champions, che partirà la prossima settimana. Chi non vorrebbe infatti saltare il weekend e tuffarsi nella sfida con le stelle del Barcellona? Di certo, stando alle parole pronunciate nella conferenza stampa di oggi, non Rudi Garcia. Il tecnico, che ha incontrato i giornalisti nel centro sportivo di Trigoria, ha cercato di far rimanere tutti saldamente ancorati alla partita di domani, per evitare spiacevoli sorprese. Tale rischio, comunque possibile, non sembra pertanto preoccupare il tecnico francese. Garcia infatti non ha dubbi: la squadra ha in mente solo il campionato e, aggiungiamo noi, non potrebbe essere altrimenti soprattutto se si vuole dar seguito all’importante vittoria riportata ai danni della Juventus. Durante la conferenza Garcia è apparso in ogni caso molto tranquillo e decisamente pragmatico: non una parola fuori posto, niente anticipazioni di formazione (neppure per il portiere come invece aveva fatto contro il Verona), nulla in merito ad un eventuale cambio modulo – “potremmo farlo oppure no” ha dichiarato il tecnico – o se Totti e Dzeko giocheranno insieme o meno domani. A poco più di 24 ore dal match contro il Frosinone dunque, ecco le parole di Rudi Garcia.
Conferenza Garcia: le parole del tecnico giallorosso raccolte dal Corriere della Città al “Fulvio Bernardini” di Trigoria – Di seguito un estratto delle dichiarazioni del tecnico giallorosse raccolte quest’oggi durante la consueta conferenza stampa pre-gara.
Quanto è stato difficile preparare la partita contro il Frosinone sapendo che tra pochi giorni ci sarà il Barcellona?
Per niente, è stato molto facile. Sappiamo che conta solo la partita di domani, poi penseremo al Barcellona.
Lei ha dichiarato che stava lavorando per far coesistere Totti e Dzeko: ci sarà un cambio di modulo?
Tutto è possibile, i miei giocatori sanno cosa fare a prescindere dal modulo. Abbiamo tante soluzioni tattiche e sceglieremo la migliore. Affronteremo 7 gare in 22 giorni quindi avrò bisogno di tutti. Per domani ancora nessuno sa chi giocherà: svelerò tutto poco prima della gara.
In porta chi giocherà?
Quest’anno, come ho avuto modo già di dire, non abbiamo un n.1. Per questo non dico nulla, entrambi meritano il posto. Sono contento di avere a disposizione due giocatori così forti.
E’ più difficile affrontare la Juventus, dove ovviamente le motivazioni non mancavano e conscevate tutto dell’avversario, oppure il Frosinone, neo promossa di cui si sa ancora ben poco?
Il Frosinone è una squadra che non è arrivata per caso in Serie A, l’ha meritata appieno. Ho studiato le partite, anche quelle dello scorso anno e domani scenderemo in campo consapevoli di affrontare una squadra che merita rispetto. Per vincere dovremo giocare al 100%, con ritmi molto alti altrimenti sarà dura. Il contesto anche sarà particolare ma dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi.
Pjanic è forse il giocatore più difficile da sostituire. Possiamo dire che esiste una Roma senza Pjanic ed una con Pjanic?
Mi conoscete bene e non amo parlare di chi non ho a disposizione o di chi non può giocare. Abbiamo più soluzioni: o cambiare modulo o lasciare lo stesso. I giocatori sono pronti per in entrambi i casi.
Come sta Rudiger?
Sta bene come tutti quelli che ho convocato per domani. Certo non ho l’intera rosa al 100%, anche perché qualcuno non è con noi da tanto, ma tutti possono scendere in campo.
L’anno scorso si parlava di gap da colmare con la Juventus. Domani incontrerete una squadra con un monte ingaggi molto più basso della vostra. Come convincere i giocatori che non sarà una partita facile?
Fortunatamente chi scende in campo non pensa a queste cose. Partiamo favoriti e ovvio ma dovremo dimostrarlo sul campo.
A mercato chiuso qual è il suo giudizio: è soddisfatto o avrebbe voluto qualcosa in più, magari in difesa dove abbiamo visto l’impiego di Florenzi e di De Rossi?
Sono contento della rosa che ho. Il mio compito è quello di lavorare con chi ho a disposizione. Florenzi e Daniele sono due importanti risorse per noi anche in quei ruoli. Dobbiamo anche dare tempo ai nuovi di adattarsi.
Totti, Dzeko, Salah e Falque non sono un po’ troppi?
Noi non dobbiamo cambiare la nostra filosofia di gioco qualsiasi sia il modulo. Poi è vero ci sono delle relazioni particolari d’intesa che si possono creare tra giocatori come è stato tra Gervinho e il capitano o come si è intravisto tra Digne e Falque. Ogni allenatore deve saper sfruttare queste cose, poi se si gioca con due punte oppure con un trequartista e una punta non fa differenza. Fa parte delle riflessioni e del lavoro svolto in settimana.
E’ stato costretto in questo inizio di stagione a far giocare Florenzi terzino destro. Come stanno Maicon e Torosidis?
Faccio una piccola correzione: io non sono mai “cosretto” a far giocare qualcuno in un determinato ruolo. Con Florenzi abbiamo parlato e abbiamo voluto lavorare insieme, sia in campo che in video, per ricoprire quella posizione. Lui ha dimostrato cose interessanti che potrebbero tornare molto utili durante la stagione.