Un italiano su sette è iscritto in palestra. È questo che risulta dai dati resi pubblici alla fine del 2019 dalla European Health and Fitness Market Report. Naturalmente stiamo parlando di numeri altissimi che, in questi ultimi tempi, hanno subito un declino incredibile, facendo perdere alle attività commerciali e alle associazioni sportive un’altissima percentuale sulle loro entrate solite.
Certo è che in estate questi centri non sono mai stati molto frequentati e che, solitamente, alcuni sospendono addirittura le loro attività per tutta la stagione calda, riprendendo i normali ritmi soltanto da settembre in poi.
Nonostante siamo già in pieno luglio, però, mai abbiamo avuto bisogno della palestra come in questo momento. Durante la quarantena, dalla quale siamo usciti solamente due mesi fa appena, infatti, ci siamo impigriti, siamo rimasti fermi molto a lungo, non abbiamo tenuto allenato il nostro corpo, abbiamo perso la costanza dell’esercizio fisico e, molto probabilmente, abbiamo pure acquistato degli sgraditi chili di troppo.
Ora più che mai dobbiamo tornare alle nostre sane abitudini, come il frequentare i nostri corsi preferiti in palestra, almeno due o tre volte a settimana. L’esercizio fisico può farci tornare in forma in brevissimo tempo, può riattivare i nostri muscoli intorpiditi e può far sciogliere lo stress accumulato nel mentre eravamo rinchiusi forzatamente all’interno delle nostre piccole case.
A prescindere dalla paura che può ancora influenzarci, chi più chi meno, dobbiamo riprendere in mano la nostra vita e il punto dal quale partire è la cura di noi stessi e del nostro corpo, per ritrovare finalmente quel benessere che abbiamo perso a marzo di quest’anno.
Andare in palestra non è più pericoloso che recarsi in qualsiasi altro luogo pubblico, d’altronde. Anzi, si rischia di incontrare più gente per strada, mentre semplicemente si cammina, che non dentro a una sala nella quale si segue un corso di cardiofitness insieme a sole altre dieci persone, tutte a debita distanza l’una dall’altra.
Il web è un ottimo strumento per reperire informazioni su tutto quello che ha a che fare con l’attività fisica e con la palestra:uno dei siti più utili da questo punto di vista è www.attrezzidapalestra.net che è diventato in poco tempo uno dei punti di riferimento sia per i personal trainer che per gli sportivi.
Al suo interno ci sono presenti informazioni relative ai vari tipi di allenamenti di allenamento, all’alimentazione, agli accessori e all’abbigliamento. Ma chi vuole iscriversi in palestra in questo momento deve sapere che ci sono delle norme di sicurezza legate al coronavirus:vediamole in breve nel prossimo paragrafo.
Norme da seguire in palestra:regolamento COVID19
Il proprietario di una palestra in questo momento è tenuto a divulgare agli iscritti alcune regole di sicurezza e di igiene che servono per prevenire la diffusione di contagiati al Covid19. Quali sono?
- Non può entrare un soggetto che si trova in regime di quarantena obbligatoria
- Ad ogni iscritto bisognerà misurare la temperatura corporea con un termo scanner o termometro digitale:nel caso in cui quest’ultima sia superiore a 37,5 c la persona non potrà accedere e sarà rimandato a casa
- Una persona che durante l’allenamento dovesse avvertire sintomi legati a una possibile influenza sarà obbligato a informare il personale della struttura e abbandonare subito questa ultima
- Bisognerà portare con se la mascherina per spostarsi nella struttura e dovrà avere la dotazione giusta
- Risulta consigliabile arrivare nella palestra già cambiati in modo da non stare troppo tempo nello spogliatoio
- Non è consentito condividere e scambiarsi borracce,bottiglie, bicchieri,asciugamani e altro
- Altra cosa obbligatoria è lavarsi le mani con gel a base alcolica che si trovano nei dispenser della palestra:in alternativa è anche funzionale usare acqua e sapone
- Gli oggetti personali e i vestiti personali andranno riposti in involucri di plastica o nelle proprie personali borse
Ovviamente teniamo presente che le norme cambiano in continuazione in questo momento e che ci sono differenze tra una regione e l’altra in base alla curva epidemiologica.