Secondo Tovalieri tra un paio d’anni sarai pronto per diventare il perno della difesa giallorossa. Quanto pesa questa investitura?
“Magari ci riuscirò anche prima di due anni. Il mister lo avevo avuto già nel primo anno a Trigoria, poi lui salì di categoria mentre io rimasi con i pari età. Quella passata è stata un’annata bellissima, anche se non sono stato sempre con loro e spesso ero con la Primavera di De Rossi. Tovalieri è un grande, mi ha insegnato tantissimo”.
In settimana sei stato provato come terzino sinistro e contro il Bologna mancherà Balzaretti. Stai facendo un pensierino al debutto?
“Non troppo, però spero almeno di esordire. Se così sarà ne sarò felice, ma non ci sto pensando troppo”.
Ti “accontenteresti” anche di essere dirottato a sinistra? Hai sempre dichiarato che il tuo idolo è Paolo Maldini…
“Assolutamente sì, va bene da tutte le parti. L’importante è scendere in campo”.
Torni in questo torneo che ti ha visto protagonista 4 anni fa (la Roma perse in finale contro l’Empoli). Da allora la tua carriera è cambiata: quanto ti ha dato questo torneo?
“Devo fare i complimenti ai ragazzi che stanno onorando al meglio questa manifestazione dedicata alla moglie del mister, Sandro Tovalieri. Spero che si segua questa falsariga e che i giocatori continuino a dare il massimo in questa rassegna perché è molto importante per il mister. Personalmente l’ho giocata 4 anni fa e perdemmo 2-1 contro l’Empoli nella finalissima. L’importante è che da allora siamo cresciuti tutti”.