Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa della leggenda del calcio tedesco Franz Beckenbauer: aveva 78 anni.
Il calcio piange un’altra leggenda internazionale. Addio a Franz Beckenbauer: un esempio in campo e fuori di passione, attaccamento e professionalità. Calciatore, allenatore e dirigente. Tre fasi che hanno portato l’uomo a essere scolpito nella storia del calcio: l’icona tedesca aveva 78 anni. Ad annunciare la dipartita è stata la famiglia con una breve nota. La rivista World Soccer lo annovera tra i migliori calciatori di tutti i tempi.
Occupa il quarto posto. Una vita spesa, la sua, per il mondo del calcio e soprattutto per far collimare quei meccanismi che oggi sembrano scontati. Difensore in campo, ma anche fuori: a tutela di una serie di ideali che dovrebbero essere senza tempo, ma quel condizionale spiega bene quanto sia ancora lunga la strada da fare.
Morto Franz Beckenbauer: aveva 78 anni
Uno sguardo alla carriera per ricordare le prestazioni con i Kosmos, poi una breve parentesi all’Amburgo e una vita al Bayern Monaco: tradotto in numeri ben 433 presenze e 60 gol in totale. Duttile era la parola giusta per definirlo in campo, necessario e imprescindibile i termini più appropriati per descriverlo fuori. Quella sobrietà che l’ha sempre contraddistinto, persino quando ci sarebbe stato bisogno di urlare. Facevano rumore le sue scelte, talvolta più delle sue parole.
Sempre con quella compostezza e rettitudine che gli sono valsi il rispetto e l’ammirazione di tutti. Da allenatore ha guidato la Germania Ovest, poi l’Olympique Marsiglia e il Bayern Monaco. In bacheca il Campionato del Mondo 1990, il campionato tedesco 93-94 e la Coppa UEFA ’95-’96. Insieme a Didier Deschamps è una delle tre personalità ad aver vinto il Mondiale sia da giocatore che da allenatore. Impossibile non annoverare in tal senso anche Mario Zagallo.
Dal 2009 era Presidente onorario del Bayern Monaco, Beckenbauer, perchè il legame con i bavaresi resterà indissolubile. Tra i ruoli dirigenziali anche quello nel comitato organizzativo del Campionato del Mondo 2006, disputato in Germania, che ha visto trionfare gli Azzurri di Lippi. Le condizioni del Kaiser erano irreversibili: si è difeso fino all’ultimo anche stavolta, contro un avversario temibile. Non abbastanza da tenere a bada un volitivo come lui. Senza tempo anche per via di quella testardaggine buona che serve a fare la storia: Beckenbauer ci è riuscito, ora gli spetta l’ultimo giro d’onore.