“Vivere non è un gioco da ragazzi”, porta delle firme importanti alle spalle. Infatti, il suo produttore sarà lo stesso di “Mare Fuori”, in una serie televisiva che promette successo e verrà mandata direttamente su Rai 1. La fiction della Rai si baserà sul libro di Fabio Bonifacci, ovvero “Il giro della verità”. Come detto, oltre a un cast di grandissima qualità, dietro la fiction ci sarà il tocco artistico del produttore Roberto Sessa, in un prodotto televisivo che sicuramente stupirà il pubblico.
Di cosa parlerà “Vivere non è un gioco da ragazzi”?
Si tratterà di una storia dalle note thriller-drammatica, costituita da sei episodi e che soprattutto vedrà l’esordio in una fiction Rai di Claudio Bisio. La storia dovrebbe narrare l’amore di Lele e Serena, due ragazzi diciottenni che s’innamorano per la prima volta. Per far colpo su Serena, il ragazzo è pronto a tutto, pure assumere una pasticca di MDMA. Quello che doveva essere un episodio folle ma circoscritto, in verità si rivelerà la rovina di Lele, che di lì in poi verrà trascinato nel vortice delle droghe. Il ragazzo infatti diventa un pusher, comprando pasticche e vendendole alla discoteca della città al doppio del prezzo.
La tragedia di Lele
Nella sua attività di pusher, Lele venderà una pasticca un caro amico, che il giorno dopo verrà rinvenuto morto nella propria casa. Appurato come il ragazzo sia morto per la droga, questa situazione divorerà ulteriormente Lele per il senso di colpa. I ragazzi intorno a lui, inoltre, dovranno tenere il silenzio sulla faccenda, facendo i conti con il senso di omertà e i demoni interiori che li perseguiteranno d’ora in avanti.
Claudio Bisio in “Vivere non è un gioco da ragazzi”
Claudio Bisio esordirà per la prima volta in una fiction RAI, interpretando per l’occasione il personaggio del commissario Saguatti. Il commissario, in questa storia, dovrà capire la verità riguardo la morte del ragazzo per l’utilizzo di droghe. Nel cast troveremo anche Fabrizia Sacchi, Tommaso Donadoni, Nicole Grimaudo, Stefano Fresi, Riccardo De Rinaldis, Matilde Benedusi e Pietro De Nova.