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Sanremo 2023: ecco tutti i testi delle canzoni in gara

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ultimo cantante a Sanremo 2023, chi è la fidanzata Jacqueline?

Per l’edizione del Festival di Sanremo 2023, ci sono 28 artisti big in gara: ecco tutti i testi delle canzoni con cui gli artisti si sfidano per vincere l’ambita statuetta del Leone d’oro.

I testi delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2023

Anche quest’anno il Festival di Sanremo, arrivato alla sua 73esima edizione, continua a far parlare di sé. Sono 28 gli artisti in gara, cantanti noti e volti meno conosciuti. Ci sono infatti storici big della musica italiana come Giorgia, J-Ax e Anna Oxa, ma anche volti che negli ultimi anni hanno spopolato nel Paese, come Ultimo e Marco Mengoni. Tra i cantanti che si sfideranno per ottenere l’ambita statuetta del Leone d’oro, poi, ci sono anche molti giovani, sei dei quali provengono proprio da Sanremo giovani (vinto in autunno da gIANMARIA). Per decretare il vincitore, però, oltre alla presenza scenica e alla fama dell’artista, sarà fondamentale il giudizio sulla canzone. Vediamo quindi tutti i testi delle 28 canzoni in gara a Sanremo 2023.

“Sali (canto dell’anima)” di Anna Oxa

Bocche piene di falsità che nutre il mondo
Mani prive di dignità, votate a Dio
Sali, uomo, sali e dimentica
Sali e ritorna alla (tua) nascita
Occhi dell’ambiguità dei nostri tempi
Vite frammentate senza verità
Sali, donna, sali e resuscita
Sali e ritorna alla (Tua) nascita
Libera l’anima
Come rondini la sera
Vola libera
Nitida come il canto dell’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome
Arca dell’umanità andata a fondo
Caos puri mangiati dall’avidità
Sali e poi un’altra vita tu
Vivrai, vivrai, vivrai,
Vivrai, vivrai, vivrai,
Vivrai, vivrai, vivrai,
Libera l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
Sali…sai…Rosa…Sali
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome oh
Che non ha nome
Oh..oh..oh ..oh…oh. Oh. oh
Nitida l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome

“Mare di guai” di Ariete

Tu, tu eri più bella di me
e adesso che il letto è vuoto e la casa in silenzio ho paura a dormire
perse, noi perse senza un perché
e c’è una torre di piatti che aspetta in cucina
e una foto di te sotto il mio cuscino
e vorrei sapere che si prova se resti
non voglio più perderti nel chiaro di luna
e ci siamo incontrate dentro momenti pessimi
tutto ciò che amo mi fa sempre paura
uniamo i respiri sento caldo la mattina
tu buttati con me, mare di guai
non so nuotare in una vasca
piena di squali, piena di squali
vestiti da sera c’e il mio pezzo preferito
e buttati che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo
ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu
sai, sai, sai prenderti gioco di me
di quel giardino che ho dentro annaffiavi il cemento
io ti vorre, dire (lo ti vorrei dire)
che vorrei sapere che si prova se resto
non voglio più perderti nel chiaro di luna
ci siamo incontrate dentro momenti pesantissimi
tutto ciò che amo mi fa sempre paura
uniamo i respiri sento caldo la mattina
tu buttati con me, mare di guai
non so nuotare in una vasca
piena di squali, piena di squali
vestiti da sera c’e il mio pezzo preferito
e buttati che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo
ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu
è lunedì
la luna sembra un po’ arrabbiata come mai
stanotte non sei più tornata sono qui
con la finestra spalancata
forse ho perso, forse ho perso
uniamo i respiri senti che caldo stamattina
tu buttati con me, mare di guai
non so nuotare in una vasca
piena di squali, piena di squali
vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito
e buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontria
ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu

“Un bel viaggio” degli Articolo 31

Com’eravamo belli
In queste vecchie foto,
due martelli
anche se non battevamo chiodo.
Io e te scappati da un quartiere velenoso,
a differenza loro abbiamo trasformato
l’eternit in oro.
Là, dove scegli o lavori per due spicci o spacci pezzi,
per noi era una miniera di diamanti grezzi.
Vestiti larghi, amici stretti
avevamo la visione anche senza farci i funghetti.
La fantasia viaggiava,
celebrità da strada,
ma ai nostri non bastava
come la busta paga,
non volevamo una storia italiana,
con la prima che ci sta
che metti incinta
e ci metti su casa.
Non volevamo crescere,
ma è successo tutto a un tratto
e fai tutte le cose che
giuravi non avresti fatto.
Anche morire giovani non puoi più perché
adesso c’hai la family e dipende da te.
non volevamo crescere
che ansia e stress,
però è un bel viaggio.
Poi ce l’abbiamo fatta,
All’inizio era una pacchia
come Frank Sinatra con la Mafia.
Ma poi divenra un lavoro e il lavoro diventa ansia,
tipo che ti senti solo a mandare avanti la baracca,
poi darsi cinque,
ma senza guardarsi in faccia,
solo perché squadra che vince non si cambia,
ma se sei in gabbia prima o poi scoppi di rabbia
come un bimbo che si porta via la palla, vaffanculo basta.
Cosi che dopo abbiamo scritto il manuale
su come trasformare un socio in un rivale.
Su come misurare vita e successo,
che se a me va male
godo perché a te va peggio.
Non volevamo crescere,
ma è successo tutto a un tratto
e fai tutte le cose che
giuravi non avresti fatto.
Anche rnorire giovani non puoi più perché
adesso c’hai la family e dipende da te.
Non volevamo crescere,
che ansia e stress,
però è un bel viaggio.
Che viaggio
che viaggio
Che viaggio
che viaggio
E poi
ci siamo odiati davvero,
lei t’ha lasciato e ridevo,
tua mamma é volata in cielo
e al funerale non c’ero.
Un uomo è come il vino
il tempo lo impreziosisce,
invece quello cattivo
invecchiando si inacidisce.
Quindi che l’orgoglio si fotta,
siamo stati due coglioni infatti funzioniamo in coppia.
Nella vita gli amici sceffii.
noi siamo quelli
che si vogliono bene anche quando si fanno la guerra,
come i fratelli.
Non volevamo crescere,
ma è successo tutto a un tratto
e tutte le cose che
giuravi non avresti
Anche morire giovani puoi più perché
adesso c’hai la family e dipende da te.
Non volevamo crescere
che ansia e stress,
però è un bel viaggio, però è un bel viaggio, però è un bel viaggio.

“Splash” di Colapesce e Dimartino

Campi sconfinati
che si arrendono alla sera
qualche finestra accesa
mentre il vento arpeggia
una ringhiera
tu vivresti qui per sempre
dici che dovrei staccare
un po’ la mente
ma io
Ma io lavoro per non stare con te
preferisco il rumore delle metro affollate
a quello del mare
ma che mare ma che mare
meglio soli su una nave
per non sentire il peso delle aspettative
travolti dall’immensità del blu
Vorrei svegliarmi più tardi al mattino
cambiare vita baciarti nel grano
in Sudamerica
ma l’entusiasmo poi se ne va
questa sera mi nascondo
mentre i miei pensieri
vanno per il mondo
ma io
Ma io lavoro per non stare con te
preferisco il rumore delle metro affollate
a quello del mare
ma che mare ma che mare
meglio soli su una nave
per non sentire il peso delle aspettative
travolti dall’immensità del blu
sorrido alle Seychelles
Mi annoio a Panama
La vita è un baccarat
Balliamo vieni qua
Perdonami
Non ci capisco mai
Mi dici lascia stare
Sono qua
Ma io, io
Ma io io lavoro per non stare con te
preferisco il rumore dei cantieri infiniti
a quello del mare
ma che mare ma che mare
come stronzi galleggiare
per non sentire il peso
delle aspettative
vado via senza te
mi tuffo nell’immensità del blu
Splash

“Non mi va” dei Colla Zio

Resta qui un’altra notte con me
Resta qui un’altra notte sto male
Non voglio stare male
Cos’hanno più di me?
Non voglio stare male, male
Quelli che puliscono i cessi
Poi c’è chi fa sesso, chi wrestling, gli onesti
Molti che prendono in giro se stessi
Ma tu non sei nessuna di questi
Tu sei come tabacco
Io matto uno scacco
Sai bene che ti chiamo solo quando ho voglia
Ci ripetiamo perché siamo la storia
Dici troppo “che noia” e ti rovini la forma
Faccio la fine del topo
Se gioco e lo sapevo
Ti voglio e non ti chiedo di più, ma come si fa
Mi piace la tua bocca e “La spada nella roccia”
Mi chiamano Artù all’università
Sei la fine ad est
Piazza Tienanmen
Ho una scia di passi sull’oceano
Ogni tanto c’è un altro che sfiora i tuoi sensi
Resta qui un’altra notte con me
Io sto male male male
Se non so dove sei, se mi pensi
Ogni tanto c’è un altro che sfiora i tuoi sensi ma
Non mi va
Il mare ti indirizza alla Savana
Lei mi dice che non vuol dire come si chiama
Mollo solo quando non sono più a mollo
Faccio pause per farmi pensare
Vuoi più fare quella cosa se non puoi, vuoi sapere se non sai
Non mi va
Bimba, sai che la mia lingua è un mitra
Parlo male e ti mordi le dita
Non ho fame finché sei sfinita, minchia
Ma che sesso mi fai, ma che sesso mi fai
Ogni tanto c’è un altro che sfiora i tuoi sensi
Resta qui un’altra notte con me
Io sto male male male
Se non so dove sei, se mi pensi
Ogni tanto c’è un altro che sfiora i tuoi sensi ma
Non mi va
Non voglio stare male
Cos’hanno più di me?
Non voglio stare male, male, male
Non voglio stare male
Cos’hanno più di me?
Non voglio stare male, male, male
Non voglio stare male
Cos’hanno più di me?
Non voglio stare male, male, male

“L’addio” dei Coma_Cose

Essere veri quanto può far male
Quando non è concesso litigare
Per non deludere le aspettative
Dopo sei anni di diapositive
Nel camerino il pianto cola trucco
Restare zitti per non maledirsi
Come un silenzio che racconta tutto
La cicatrice quando togli piercing
Davanti al mio cuore c’è una ringhiera
Sul tuo che è sempre stato uno strapiombo
Lo sai che mi è piaciuto anche caderci
Sì, però mica poi toccare il fondo
Magari è solo questa vita strana
con le valigie sempre mezze fatte
magari è solo che ci si allontana
Se si vuole ciò che si combatte
E sparirò ma tu promettimi che
Potrò sempre ritornare da te
Se mi dimentico me, com’ero
Quando l’orgoglio era ancora intero
E comunque andrà
L’addio non è una possibilità
E forse arriverà davvero il giorno
In cui diventerai solo un ricordo
O ce ne andremo via come uno stormo
Che con l’autunno poi farà ritorno
Quel tempo trascorso
Non puoi cancellarlo
Ti resta sul volto
Saró come quel fumo
Che disegna sul muro
La cornice che hai tolto
una foto dove ci guardiamo
occhi felici dopo i giorni brutti
ogni tanto Io dimentichiamo
Ma il nostro fuoco lo hanno visto tutti
Forse diventeremo due stranieri
In viaggio su respiri più leggeri
Chissà se piloti o passeggeri
E sparirò ma tu promettimi che
Potrò sempre ritornare da te
Se mi dimentico me, com’ero
Quando l’orgoglio era ancora intero
E sparirai ma tu promettimi che
Vorrai sempre ritornare da me
Se ti dimentichi te com’eri
Quando non c’ero tra i tuoi pensieri
E comunque andrà
L’addio non è una possibilità
Non é una possibilità.

“Due” di Elodie

Cosa c’è?
C’è che mi fai agitare
Cosa ti aspetti se
sai già come va a finire?
Nascoste dal velo più sottile tutte le mie paure
che anche stanotte
si avvolgono su di te
È solo un brivido a volte
ma ‘sto periodo non è facile
Tu vuol una donna che non c’è e se ci pensi il nostro amore
è nato appena
ma è già finito male
E se a quest’ora
mi cerchi, perdonami dimmi, come mai?
Baby mi fulmini
con gli occhi lucidi
che rumore fa
il silenzio alla fine
di tutte le nostre
telefonate interrotte?
Sapessi dirti basta
ma il cuore danza
Per me le cose sono due
Lacrime mie o lacrime tue
Le cose sono due
Due
Solamente tu
una coltellata ogni parola solamente io
nei discorsi sulla bocca della gente
Forse è vero, è tardi adesso
ma lo rifarei lo stesso
con gli stessi errori, lo rifarei
Che se ci pensi il nostro amore
è nato appena
ma è già finito male
se a quest’ora
mi cerchi, perdonami
dimmi, come mai?
Baby mi fulmini
con gli occhi lucidi
Che rumore fa
il silenzio alla fine
di tutte le nostre
telefonate interrotte?
Sapessi dirti basta
ma il cuore danza
Per me le cose sono due
lacrime mie o lacrime tue
Le cose sono due
due
Ah
Sei il vino che mi ubriaca la mia nota stonata parolacce sotto casa
In questa notte amara
dagli occhi cade il Niagara mi accorgo ancora di te
E se a quest’ora
mi cerchi, perdonami dimmi, come mai?
Baby mi fulmini
con gli occhi lucidi
Che rumore fa
il silenzio alla fine
di tutte le nostre telefonate interrotte?
Sapessi dirti basta ma il cuore danza
Per me le cose sono due
Lacrime mie o lacrime tue
Le cose sono due
Due
Per me le cose sono due
Lacrime mie o lacrime tue
Le cose sono due
Due

“Quando ti manca il fiato” di Gianluca Grignani

Mio padre tornava la sera
Ed era forte quando era in vena
Questo lo ricordo bene
Sì questo lo ricordo bene
Mio padre era uno dei tanti
Ma era il mio eroe quando mi sorrideva
Vivevamo ancora insieme
Questo lo ricordo bene
E poi… non ricordo più
Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi
Mi chiamano
(Mi chiamano)
Spaccando in due il silenzio
Con uno squillo del telefono
Ciao sono papà
Come va Gianluca?
Ma no che non sto male
Ma quando accadrà
Tu verrai o no al mio funerale
Tu verrai o no?
Ed io non ho parlato più
Ho tenuto tutto dentro
E ho messo giù
Poi ci ho pensato su
Sì ci ho pensato su
Ciao papà o addio papà
Io ti perdono
Le mie lacrime sono sincere
Ma c’è chi non lo farà
Tu accettala la verità
E in mezzo a chi finge cordoglio
Sarò il tuo orgoglio
Perché chi ha troppa libertà
Non ha parole,
Quando fa male ma male davvero
Sono coltelli che cadon dal cielo
Fan sanguinare anche l’uomo più duro
Anche se son cresciuto da solo
A modo mio
Sì e tu sai a modo mio
Ciao papà o addio papà
Questa canzone te la canto adesso
Perché tu sappia che ti amo lo stesso
E per il resto ognuno giudichi se stesso
Questa è l’unica legge
Che conosco e rispetto
Ti ricordi quando ti dicevo
Che la vita chiede i conti al passato
Proprio quando ti manca il fiato
E chi sa la verità
Mi dica perché faccio fatica a staccare le dita
Oh oh
A smettere di suonare
Quando la musica è finita
È questo che devo imparare… da te
Forse non volevi o me lo hai insegnato?
Non fare accordi con i ricordi
Quando ti manca il fiato

“Mostro” di gIANMARIA

Ti ho baciato sulla fronte, sono uscito
Ho tenuto il bacio che mi hai dato in viso
Per non correre nessun rischio
Ho occupato uno spazio più piccolo
Che mi sono perso? Ero solo distratto, da me
Sono entrato con la macchina in giardino
Perché non vedevo l’ora di tornare
Ora che sorella mia tu sei madre
Dimmi se siamo ancora fratelli
Che mi sono perso? Ero solo distratto, da me
E se correre fuori, mi lascia fermo dentro
Allora spero di stancarmi presto
E se seguendo gli altri, lascio indietro me stesso
Farò di tutto per stare da solo un momento
Ma che ti sembro un mostro?
Guarda che sono apposto
Che mi sono perso, ero solo distratto, da me
Mò che ti sembro un mostro
L’ho pensato pure io un secondo
Che mi sono perso, ero solo distratto
Stavo pensando a me
Ti ho lasciato sopra il letto un mio libro
Così sai che tornerò
Ma con tutti quanti i letti che ho visto
Con che faccia tornerò?
Voglio entrare nei discorsi deciso
Ma mi sono perso tanto e che dico?
Se non sai mai di che si parla tanto vale star zitto
E se le stelle fuori mi hanno tenuto sveglio
Vuol dire che ho avuto più di un pensiero
Se per allontanarsi basta prendere spazio
Allora diamogli un senso
Ma che ti sembro un mostro?
Guarda che sono apposto
Che mi sono perso, ero solo distratto, da me
Mò che ti sembro un mostro
L’ho pensato pure io un secondo
Che mi sono perso, ero solo distratto
Stavo pensando a me
Ma che ti sembro un mostro

“Parole dette male” di Giorgia

Ogni tanto ti vedo in giro
ma poi non sei tu
e quante macchine come la tua
dello stesso blu
la mia pelle è il mio foglio bianco
e ci scrivo su
pensieri brevi lunghi una vita
forse di più
non sei più mio ricordo sei un’allucinazione
chiudo ancora i miei occhi
quando sento il tuo nome
il cielo che crolla giù
e io non ragiono più
E tu alla fine eri una bella canzone
la prima fuga al mare in moto d’estate
le tue risate e fare i cretini nel prati
andare a dormire ancora bagnati
e alla fine eri una bella canzone
che non si può ascoltare a ripetizione, maledizione!
ricordo le ultime parole
quelle dette male, maledette
Ci sono cose che non ho deciso
tipo cosa farò
galleggiare senza direzione
finché mi ritroverai
ogni volta che vedo il mare
io cresco un po’
qualcuno ha messo II tuo stesso profumo
cambia il colore al pomeriggio però
è un pensiero profondo
come un capello biondo
conficcato là in testa
che mi dice che il mondo
ora non esiste più e io non ragiono più
tu alla finw eri una bella canzone
la prima fuga al mare in moto d’estate
tue risate e fate i cretini nei prati
andare a dormire ancora bagnati
e alla fine eri una bella canzone
che non si può ascoltare a ripatizione, maledizione!
ricordo le ultime parole
quelle dette male, maledette
Non tutto è finto nei film, le realtà forse sì
Non tutto è finto nei film, le realtà forse sì
E tu alla fine eri una bella canzone
tutta la luce l’alba che brucia le mie paure
eri una bella canzone, maledizione!
la mia maledizione
E tu alla fine eri una bella emozione
che non si può provare a ripetizione
la mia canzone
ricordo le ultime parole
quelle dette male, maledette

“Lettera 22” de I Cugini di Campagna

lo non sono altro che un bambino
che non sa contare
e vorrebbe dirti che gli manchi
senza le parole
lo non sono altro che un dottore
che si è fatto male
io non sono altro che un palazzo
in costruzione e cade
Se mi guardi con quegli occhi amore
mi farai morire
io non sono altro che una storia
che non sa finire
io non sono altro che un giardino
senza neanche un fiore
lo senza di te non sono altro che
la parola “amore”
E con questo amore tornerei a dirti
che ci vuole altro
per convincermi a rinchiuderti
dentro un singhiozzo
altro per lasciarmi in un riflesso
dentro a uno specchio
E non era mai il momento giusto
E non era mai il momento giusto per parlare
Non lasciarmi solo
Non lasciarmi qui
Non lasciarmi solo
Non lasciarmi qui
che ho trovato le parole
mi salta il petto
jme treni in corsa tra le nuvole
Uno spazio altro
come due uragani che distruggono
ma per dispetto
credo, credo anch’io, che non puoi darmi il mondo
Se non guardi il mondo come lo guardo anch’io.
Non lasciarmi solo
Non lasciarmi qui
Non lasciarmi solo
Non lasciarmi qui
Non lasciarmi solo
Non lasciarmi qui
Non lasciarmi solo
Non lasciarmi qui

“Cenere” di Lazza

Ho paura di
Non riconoscerti mai più
Non credo più alle favole
So che ho un posto ma non qui
Tra le tue grida in loop
Corro via su una cabriolet
Di noi resteranno soltanto ricordi confusi
Pezzi di vetro
Mi spegni le luci se solo tieni gli occhi chiusi
Mi rendi cieco
Ti penso con me per rialzarmi
Sto silenzio potrebbe ammazzarmi
Aiutami a sparire come cenere
Mi sento un nodo alla gola
Nel buio balli da sola
Spazzami via come cenere
Ti dirò cosa si prova
Tanto non vedevi l’ora
Ma verrai via con me
Ho visto un paio di inferni alla volta
So che vedermi così ti impressiona
Primo in classifica ma non mi importa
Mi sento l’ultimo come persona
L’ultima volta che ho fatto un pronostico
È andata a finire che mi sono arreso
Sai che detesto che citi l’oroscopo
Ma non sai quanto con me ci abbia preso.
Ti prego abbassa la voce
O da sta casa ci cacciano proprio
Ormai nemmeno facciamo l’amore
Direi piuttosto che facciamo l’odio
Ora ti sento distante
Io schifo il mondo e tu guardi
Cercavo una verità che
È sempre in mano ai bugiardi
Aiutami a sparire come cenere
Mi sento un nodo alla gola
Nel buio balli da sola
Spazzami via come cenere
Ti dirò cosa si prova
Tanto non vedevi l’ora
Puoi cancellare il mio nome
Farmi sparire nel fumo
Come un pugnale nel cuore
Come se fossi nessuno
Via come cenere, cenere
Vorrei
Che andassi via
Lontana da me
Ma sei la terapia
Rinasceremo insieme dalla cenere
Mi sento un nodo alla gola
Nel buio balli da sola
Bella che mi sembri Venere
Scendi che il tempo non vola
Sono qua sotto da un’ora
Tu sei più calda del sole
Io invece freddo mercurio
Lasciamo quelle parole
Dimenticate nel buio
Via come cenere, cenere

“Se poi domani” di LDA

Circondata dagli specchi
E ti giuro sei bella da ogni prospettiva
Tu che disegni i silenzi a matita è così
Che ti senti capita
Vorrei abbracciarti ma mentre dormi
Così da unire tutti i nostri sogni
Immaginare che le notti insonni
Siano delle ore regalate a noi
Che siamo angeli
Ti prego ascoltami
Quelle immagini
Continuano ad uccidermi
Oh oh dammi le mani
Ma solo se tu rimani
Sai penso a te
Sai io penso che
Io non dormirò più come prima
Oh oh dimmi che mi ami
Io non so se poi domani
Verrai da me se verrai da me
O sarai solo un’altra bugia
E mi manca disegnare con lei sulla spiaggia
Due iniziali in un cuore di sabbia
Che ormai non ci son più
Come non ci sei tu
Eravamo angeli
Ti prego ascoltami
Queste immagini
Continuano ad uccidermi
Oh oh dammi le mani
Ma solo se tu rimani
Sai penso a te
Sai io penso che
Io non dormirò più come prima
Oh oh dimmi che mi ami
Io non so se poi domani
Verrai da me se verrai da me
O sarai solo un’altra bugia
Voglio darti il mio mondo se mi dai un secondo dirò
Solo che in fondo ti amo
E la notte poi piango per riempire il vuoto
Oh oh dammi le mani
Ma solo se tu rimani
Sai penso a te
Sai io penso che
Io non dormirò più come prima
Oh oh dimmi che mi ami
Io non so se poi domani
Verrai da me se verrai da me
O sarai solo un’altra bugia

“Il terzo cuore” di Leo Gassmann

Quando mi hai letto la mano
Ci hai visto mille problemi e mille guai
Dovevi starmi lontano
Ma mi hai risposto che tu non scappi mai
Ci siam lasciati e ripresi
Come i trapezisti del Cirque Du Soleil
Ma non ci siamo mai arresi
Abbiamo contato le stelle come fossero nei
Di una storia straordinaria quanto incasinata
Quando ci concederemo un po’ di acqua passata
Come fanno i buoni amici
O le strade di Parigi
Per sentirsi meglio
So che hai riso quando ho detto che io ho
Tre cuori dentro al petto
Ma ora no, non so quale inseguirò
Perché mi sembra inutile
E sai che uno lo uso per ridere i giorni di festa
Il secondo mi fa tener duro nel mare in tempesta
E l’ultimo mio cuore devo costringerlo a dimenticarsi il tuo nome, non vuole
Maledetto terzo cuore!
Penso di avere talento
Per trasformar le sfide in sfighe ormai
Non so più cosa sento, no
E guardo solamente serie crime
Mi illuderò che ci sia un colpevole per ogni male
Si però è una bugia perché spesso le cose succedono e amen
Era una storia straordinaria quanto incasinata
Quando ci concederemo un po’ di acqua passata
Come fanno i buoni amici
O le strade di Parigi
Per sentirsi meglio
So che hai riso quando ho detto che io ho
Tre cuori dentro al petto
Ma ora no, non so quale inseguirò
Perché mi sembra inutile
E sai che uno lo uso per ridere i giorni di festa
Il secondo mi fa tener duro nel mare in tempesta
E l’ultimo mio cuore devo costringerlo a dimenticarsi il tuo nome, non vuole
Maledetto terzo cuore!
Non mi importa di avere ragione se poi resto sempre da solo
Meglio avere torto con te
Forse voli in un cielo migliore ma giuro che non ti abbandono
Sei il mio terzo cuore
So che hai riso quando ho detto che io ho
Tre cuori dentro al petto
Ma ora no, non so quale inseguirò
Perché mi sembra inutile
E sai che uno lo uso per ridere i giorni di festa
Il secondo mi fa tener duro nel mare in tempesta
E l’ultimo mio cuore devo costringerlo a dimenticarsi il tuo nome, non vuole
Maledetto terzo cuore!

“Vivo” di Levante

O sorrido o piango
Non so fare altro
Mi emoziono con poco
Gioco ancora col fuoco
Bacio rime, bacio bene, ti bacio dopo.
Ho sorriso tanto
Dentro a questo pianto
Ho voglia di credere di poter farcela
A costo di cedere parti di me
Ho voglia di cedere a questa speranza
Per poter credere a tutta la vita che
Vivo come viene
Vivo il male, vivo il bene
Vivo come Piace a me
Vivo per chi resta e chi scompare
Vivo il digitale
Vivo l’uomo e l’animale
Vivo l’attimo che c’è
Vivo per la mia liberazione
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
O respiro o affanno
Come stare al mondo?
Mi sorprendo con poco
Credo nel Dio che prego
Padre nostro, padre posso andare in cielo?
Ho il destino stanco
Forse ho corso tanto
Ho voglia di prendere tutto il possibile
Non voglio perdermi niente di me
Ho voglia di credere “Nulla è impossibile”
Vorrei provarci per tutta la vita che
vivo come viene
il male, vivo il bene
Vivo come piace a me
Vivo per chi resta e chi scompare
Vivo il digitale
Vivo l’uomo e l’animale
Vivo l’attimo che c’è
Vivo per la mia liberazione
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Vivo un sogno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Addio
A tutti i “Dovrei”
A tutti i “Se Poi”
A tutti i miei “Perché? Perché? Perché? Perché? Perché? Perché, Perché?, Perché? Perché?”
Vivo un segno erotico
Vivo un segno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.
Vivo un segno erotico
La gioia del mio corpo è un atto magico.

“Il bene nel male” di Madame

Ti ho visto dopo
tanto tanto tanto tanto tempo
e come previsto tu eri
Tanto tanto tanto tanto bello come un tempo
Hai cominciato a parlare
Mi aspettavo un “mi mancavi’.
Invece hai parlato
Tanto tanto tanto tanto
Tanto amore quello che ti ho dato
Se la memoria non mi inganna
Quanto ti sei ingarbugliato
nel pensare che ti volessi male
E nelle tue idee
Alla fine hai sbottato, hai detto
“guarda tanto tanto tanto tanto
Amore sei tu
Se l’errore più cattivo che ho commesso nella vita
Amore sei tu
Sei la prova che gli errori sono fatti per rifarli
Ancora tu sei,
La puttana che ha ridato un senso ai giorni miei”
Nel bene e nel male
Sei bene e sei male
Bebe nel bene e nel male
Fai bene e fai male
Quanto bene e male
Nel bene e nel male
A me resta il bene, a te resta il male
Non male per me
Non sono nemmeno un dolce ricordo
A me è rimasto il rimpianto,
A te soltanto il rimorso
E ho paura di te
Ho sempre avuto paura di te
Non ti ho mai dato il cuore
Già sapevo che sarebbe stato un grosso sbaglio
Il Cuore va tenuto dentro al petto
per potere ancora respirare
amore è solamente
di chi prova amore
non è di chi lo riceve
E io che l’ho provato ad ogni tocco tuo,
Posso dire che a me è rimasto
Il bene, a te il male
A me il bene, a te il male
Bebe nel bene e nel male
Fai bene e fai male
Quanto bene e male
Nel bene e nel male
A me resta il bene, a te resta il male
Tu mi hai saputo solamente dire
“Amore, amore, amore tu sei
Sei l’errore più cattivo
Che ho commesso nella vita
Amore, tu sei,
Sei lo sbaglio più fatale che ho commesso nella vita
Amore, tu sei,
Sei la prova che gli errori sono fatti per rifarli
Ancora tu sei,
La puttana che ha ridato un senso ai giomi miei”
Dopo tanto tanto tanto tanto tempo
E dopo tanto tanto tanto tanto tempo
Era tanto…
L’unico sei tu
Con cui ho fatto l’amore,
Facendo l’amore
Amore tra tutti
Hai pagato il mio corpo a parole, parole dolci
Sarò una puttana
Ma sei peggio di me
Perché di tutto quello che ti ho dato
Potevi tenerti tanto tanto tanto
Di quel bene nel male
Di bene nel male
Bebe di bene nel male
Di bene nel male
Un po’ di bene nel male
Di bene nel male
Da chi ti è dato non è importante
è sempre del bene, nel male
Amore

“Duemilaminuti” di Mara Sattei

Ti chiamerei anche se non prende
Ti cercherei dove non si vede
Dovesse rimanermi niente
Non importa se fa male
A piedi scalzi sulla neve
Non ho paura di cadere
Pensavo di poter guarire il tuo cuore da tutte le voci che senti
Però il risultato non cambia nemmeno se cambi gli addendi
Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non c’è
Ed ho usato duemila minuti per capire di me in fondo cosa pensi
Ho trovato solo la rabbia forse siamo troppo diversi
Ho capito che non era amore ma soltanto un gioco che avevi creato per me
E dimmi se c’è stato amore tra quelle parole
E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore
Tu che senza volerlo mi hai insegnato a respirare
Poi sei scappato ed hai rubato tutta la mia voce
Tutta la mia voce
Io mi ricordo quando ritornavi a casa stanco
E sotterravi i tuoi problemi dentro fiumi d’alcool
E ogni volta mi dicevi che la colpa era la mia
Non ti importava di distruggere i nostri momenti
Lividi sopra il mio corpo erano solo i segni
Che quel male che ti porti non andrà più via
Pensavo di poter guardare le cose da un punto di vista diverso
Però il tuo riflesso non cambia
Non entri mai nel mio universo
Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non c’è
Ed ho usato duemila minuti per capire che in fondo tu eri diverso
Cercassi nel buio le ombre

“Due vite” di Marco Mengoni

Siamo i soli svegli in tutto l’universo
E non conosco ancora bene il tuo deserto
Forse è in un posto del mio cuore
Dove il sole è sempre spento
Dove a volte ti perdo
Ma se voglio ti prendo
Siamo fermi in un tempo così
Che solleva le strade
Con il cielo ad un passo da qui
Siamo i mostri e le fate
Dovrei telefonarti
Dirti le cose che sento
Ma ho finito le scuse
E non ho più difese
Siamo un libro sul pavimento
In una casa vuota
Che sembra la nostra
Il caffè col limone
Contro l’Hangover
Sembri una foto mossa
E ci siamo fottuti ancora una notte
Fuori un locale
E meno male
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
E tu non dormi
E dove sarai
Dove vai
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse gli schiaffi gli sbagli che fai
Quando qualcosa ti agita
Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
A gridare un po’ di rabbia sopra un tetto
Che nessuno si sente così
Che nessuno li guarda più i film
I fiori nella tua camera
La mia maglia metallica
Siamo un libro sul pavimento
In una casa vuota
Che sembra la nostra
Persi tra le persone
Quante parole
Senza mai una risposta
E ci siamo fottuti ancora una notte
Fuori un locale
E meno male
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
E tu non dormi
E dove sarai
Dove vai
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse e gli schiaffi gli sbagli che fai
Quando qualcosa ti agita
Tanto lo so che tu non dormi
Spegni la luce anche se non ti va
Restiamo al buio avvolti
Solo dal suono della voce
Al di là della follia che balla in tutte le cose
Due vite guarda che disordine
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite
Due vite

“Lasciami” dei Modà

Lasciami… ma regalami un giorno.
Lasciami… quando poi farà buio e vai via di nascosto
Lasciami… solo un po’ di profumo e un bicchiere con dentro un ricordo,
mettici un bacio e veleno con ghiaccio…
Lasciami… ma fallo in silenzio… lasciami…
ma ti prego fai in modo che non me ne accorga…
Ma che giorno è? E’ il primo giorno senza te
Ho bevuto il veleno e ho capito la parte peggiore di me…
Ma che giorno è? E’ il primo giorno senza te…
Ho bevuto il tuo bacio e ho sentito la parte migliore di te…
Quela che mi mancherà… quella che non scorderò.
Lasciami… ma regalarni un sogno… lasciami…
con la nostra canzone e un bicchiere con dentro un tramonto,
mettici un bacio e veleno con ghiaccio…
Lasciami… ma non farmi capire… lasciami
col pudore di chi vuole piangere ore.
Ma che giorno è? E’ il primo giorno senza te…
Ho bevuto il veleno e ho capito la parte peggiore di me.
Ma che giorno è? E’ il primo giorno senza te…
Ho bevuto tuo bacio e ho sentito la parte migliore di te…
Quella che mi mancherà… quella che non scorderò.
Ma che giorno è? E’ il primo giorno senza te…
Ho bevuto il tuo bacio e ho sentito la parte migliore di te…
Quella che mi mancherà… quella che non scorderò mai.

“Supereroi” di Mr. Rain

Non puoi combattere una guerra da solo
Il cuore è un’armatura
Ci salva ma si consuma,
A volte chiedere aiuto ci fa paura
ma basta un solo passo come
Il primo uomo sulla luna,
Perché da fuori non si vede quante volte hai pianto
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro
Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare
solo restando l’uno accanto all’altro.
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole
Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo,
Più profonde di quello che sembrano,
Guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro,
Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso,
ma ogni volta che ho toccato il fondo tu c’eri lo stesso,
Quando siamo distanti
ogni volta che piangi piange pure il cielo
Non ho molto da darti ma ti giuro che
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
come io e te
se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo
Mi basta un attimo e capisco che ogni ciri catce tua è anche mia
Mi basta un attimo per dirti che con te ogni posto é casa mia
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole

“Polvere” di Olly

Io
Innamorato
Come i ciechi con gli odori
Come i muti coi rumori
Come gli altri, come noi
Ero distratto
Come un bimbo con un gioco
Come un lupo con il fuoco
Che se lo agiti, scappa via
E stavo sotto a un nuvolone
Poi mi sono accorto che
Più lontano c’era il sole aaaaaa
Stavo in uno scatolone
C’era scritto “fragile”
E sembra facile però
Su di me
Solo polvere
Facciamo un giro
Se piove, piove, fino a che
Non ci si bagnerà il cuore, cuore
Io e te
Ma su di me
Solo polvere
Vuoi sapere che si vede
Qui da sopra a uno scaffale
Io che ho molta fantasia
Vedo mare, mare, mare
Vedo Dio mentre pittura
Che sorride perché sa
Che se fa una sbavatura
Poi non la cancellerà
Io
Davo peso alle parole
Poi mi sono accorto che
Mi coprivano dal sole aaaaaaa
Ho visto uno scatolone
C’era scritto “fragile”
Ma che senso ha?
Facciamo un giro se
Piove, piove, fino a che
Non ci si bagnerà il cuore, cuore
Io e te
Ma su di me
Solo polvere
Facciamo un giro se
Piove, piove uhhhh
E ci si bagnerà il cuore, cuore uhhh
Ma su di me
Solo polvere
Su di me
Solo polvere
Su di me
Solo polvere
Su di me
Solo polvere
Su di me
Solo

“Furore” di Paola & Chiara

La pista non è più buia
E l’ansia con te si annulla
La musica muove
La sola illusione
Di averti con me
Non dici niente però
Dentro ai tuoi occhi
C’è un fuoco, una strobo
Un riflesso di noi
E tutti i colori di questa città
In questa notte di sole
Furore, furore
Amarsi e fare rumore
Nel mio respiro tu
Senza fermarci più
Ballare, ancora ballare
Come se fosse l’ultima
Se fosse l’ultima canzone
Furore
Con te, con te
Adesso che il cuore scoppia
Per la strada nella folla
È un arcobaleno
Io non so fare a meno
Di averti con me
Non dici niente però
Nei nostri sguardi
C’è un gioco, una strobo
Un riflesso di noi
Che ferma il tempo, che non se ne va
In questa notte di sole
Furore, furore
Amarsi e fare rumore
Nel mio respiro tu
Senza fermarci più
Ballare, ancora ballare
Come se fosse l’ultima
Se fosse l’ultima canzone
Furore
Con te, con te
E due milioni di parole non bastano
Per dirti cosa sei per me
E tutto quello che ci serve è in un battito
Un battito, battito, battito
In questa notte di sole
Furore, furore
Amarsi e fare rumore
Nel mio respiro tu
Senza fermarci più
Ballare, ancora ballare
Come se fosse l’ultima
Se fosse l’ultima canzone
Furore
Con te, con te

“Made in Italy” di Rose Chemical

Damm, fratello
ma siamo l’Italia anche oggi,
la stiamo salvando
Vai Bdope, fammi sentire
quanto sei italiano
Dimmi come si fa
A restare fedeli
Sex boy ma non parlo americano
Per i tuoi il sono il tipico italiano
Uh Ah
Tu sai che non è la cosa giu-sta
Finché la vicina non ci bu-ssa
Finché non sente le u-rla
Uh Ah
Maaa (ahh)
Le canzoni d’amore
Sono meglio stonate
Te le canto cosi
Ai ai ai ai Ai
Nel momento piccante
Ti messaggia l’amante
Ma va bene cosi
Ti piace
Che sono perverso e non mi giudichi
Se metterò il rossetto
in ufficio lunedi
Da due passiamo a tre
Più siamo e meglio e
Ci dicono di no
E adesso ci lasciate fare
Il sesso (made in Italy)
L’amore (made in Italy)
Il sogno (made in Italy)
La storia (made in Italy)
Sono un bravo cristiano
Ma non sono cristiano
Tu vuo’ fa l’americano
Io voglio morire da italiano
Io voglio una vita come Vasco
Stringere la mano a Celentano
Ti voglio nuda col calzino bianco
L’uomo vitruviano
Io sono tuo Leonardo
E a ma ma marama
Si le piaccio (eh)
E pa pa parapa
non gli piaccio
A te, te, te
piace un altro
e okey
nel mio letto c’è spazio
maaa
Le canzoni d’amore
Sono meglio stonate
Te le canto cosi
Ai ai ai ai Ai
Nel momento piccante
Ti messaggia l’amante
Ma va bene cosi
Ti piace
Che sono perverso e non mi giudichi
Se metterò il rossetto
in ufficio lunedi
Da due passiamo a tre
Più siamo e meglio e
Ci dicono di no
E adesso ci lasciate fare
Il sesso (made in Italy)
L’amore (made in Italy)
Il sogno (made in Italy)
La storia (made in Italy)
Ehm ehm
babababadibububaba badibubum
babababadibubu
babababadibububaba badibubum
babababadibubu
hey sexy lady
babababadibubu
babababadibububaba badibubum
Ti piace
Che sono perverso e non mi giudichi
Se metterò il rossetto
in ufficio lunedi
Da due passiamo a tre
Più siamo e meglio e
Ci dicono di no
E adesso ci lasciate fare
Il sesso (made in Italy)
L’amore (made in Italy)
Il sogno (made in Italy)
La storia (made in Italy)
La festa (made in Italy)
La voglia (made in Italy)
i piedi (made in Italy)
L’Italia (made in Italy)

“Cause perse” di Sethu

Eddai non puoi
Farmi sempre le stesse tre domande
Lo sai che ho
Sogni troppo grandi per queste tasche
Ma
Chiedi scusa anche a papà
Se mi parli e sto per aria
Se ho una testa dimmerda
Ma qua fuori è una guerra
Mollami almeno un momento
E spiegami com’è che si fa
Triste vedere niente cambia col tempo
E io sto da solo con il cuore a metà
Siamo due cause perse
Me Io dicevi sempre
Ho messo i tappi alle orecchie
Siamo due cause perse
Eddai non puoi
Farmi sempre quelle solite facce
Non hai nemmeno detto ciao
Nemmeno detto ciao prima di andartene
E ti sto odiando ma al contrario
Forse sono solo sadico
E ho una testa di merda
Ma qua fuori è una guerra
È una guerra
Mollami almeno un momento
E spiegami com’è che si fa
Triste vedere niente cambia col tempo
E io sto da solo con il cuore a metà
Siamo due cause perse
Me Io dicevi sempre
Ho messo i tappi all’orecchie
Siamo due cause perse
La luce dei bar
Non mi illumina
Paranoia
Se tu non sei qua ma ho
Buchi nei miei jeans dove ho messo i sogni
La testa va in tilt con i tuoi discorsi
Brucio questi anni come se non li avessi
Come siga spente sui polsi
Mollami almeno un momento
E spiegami com’è che si fa
Triste vedere niente cambia col tempo
E io sto da solo con il cuore a metà
Siamo due cause perse
Me Io dicevi sempre
Ho messo i tappi all’orecchie
Siamo due cause perse

“Egoista” di Shari

Forse vorrei una ragazza normale
Che mi guardi e mi sorrida mentre le scrivo canzoni d’amore
Forse vorrei qualcuno da idealizzare
Che mi tenga apposto il cuore
Mentre svuoto la mente e forse
Forse vorrei un uomo che mi ascolti
Parlare dei problemi e dei posti in cui vorrei abitare
Forse vorrei
Solo qualcuno d’amare
Per poi fargli del male
Ci fossi tu qua con me
Mi sentirei un po’ meno egoista
Mentre stappo sta birra che sa di the
Tu qua con me saresti un po’ meno egoista
Prendi in mano la vita un po’ com’è
E sali
Sali per la montagna dei miei pensieri e arrivi in cima
Ti sembra normale guardarmi così
Che neanche mi accorgo e sei dentro i miei jeans
E il weekend passato l’ho passato in prima fila
Dal divano osservavo in silenzio la vita crollarmi davanti
Cerco di distrarmi
Ma mi perdo il film
Siamo distanti
Voci sognanti
Diventano addì
Ho bisogno di qualcuno
Per sollevarmi se mi chiudo
Non mi servisse più il tuo aiuto
Ti avrei mandato già a fanculo
Odio chi non ha mai amato ma dice di averlo fatto (come te)
Odio chi non prova niente e poi gioca col cuore di un altro (come me)
Ci fossi tu qua con me
Mi sentirei un po’ meno egoista
Mentre stappo sta birra che sa di the
Tu qua con me saresti un po’ meno egoista
Prendi in mano la vita un po’ com’è
E sali
Sali per la montagna dei miei pensieri e arrivi in cima
Forse vorrei, vorrei, vorrei, vorrei
Ci fossi tu qua con me mi sentirei un po’ meno egoista, egoista
Forse vorrei, vorrei, vorrei, vorrei
Ci fossi tu qua con me mi sentirei un po’ meno egoista, egoista

“Tango” di Tananai

Non c’e un amore senza una ragazza che pianga
Non c’è più telepatia
E un’ora che ti aspetto
Non volevo dirtelo al telefono
Eravamo da me
abbiamo messo i Police
Era bello finché ha bussato la police
Tu, fammi tornare alla notte
che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere
e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
è bello, è bello, è bello
è bello stare così
davanti a te in ginocchio
sotto la scritta al neon di un sexy shop
se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Come si salva un amore se è tosi distante
è finita la poesia
È un anno che mi hai perso
È quel che sono non volevo esserlo
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Ridevamo di te che mi sparivi nei jeans
Tu, fammi tornare alla notte
che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere
e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così
davanti a te in ginocchio
sotto la scritta al neon di un sexy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì
Qui non è mai lunedì
Amore, tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È meglio, è meglio
è meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì

“Alba” di Ultimo

Amo l’alba perché è come fosse solo mia
Mi rilassa respirare l’aria pure tua
Amo l’alba perché è come fosse una bugia
Mi rilassa quanto basta, ma tu poi vai via
E t’immagini se fossimo al di là dei nostri limiti
Se stessimo di fianco alle abitudini
E avessimo più cura di quei lividi?
Saremmo certo più distanti, ma più simili
E avremmo dentro noi perenni brividi
T’immagini se tutto questo fosse la realtà?
Amo l’alba perché spesso odio la vita mia
Camminando senza meta in questa strana via
Amo l’alba perché è come una sana follia
Puoi capirla se la senti e non mandarla via
E t’immagini se tutto stesse sopra i nostri limiti
E credessimo ai sorrisi come i comici
Se non dovessimo parlare per conoscerci
Se non amassimo soltanto i nostri simili?
Forse avremmo gli occhi solo per descriverci
Perché uno sguardo, in fondo, basta per dipingerci
Quando vivi un giorno bello ridi e pensami
Ho ascoltato i miei silenzi e ho avuto i brividi
Perché dentro un mio respiro sei tu che abiti
E quando vivi un giorno bello ridi e pensami
A me basta solo questo per non perderti
Ma t’immagini se tutto questo fosse la realtà?

“Stupido” di Will

La nostra storia non è andata come pensi tu
ti mentirei se ti dicessi non ti penso più
io in verità mi sono perso
per me sei il mare aperto
e l’odio è una corrente che ci tira giù
ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima
ma non riesco a voltare pagina
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
volevo fare il poeta, ora l’essere umano
e divento pure un po’ banale
come dirti che se non ci sei non so che fare
e poi ti chiamo subito
ma dubito che tu voglia rispondermi
ora che non sei più parte di me
Ora mi chiedo che cosa farai da grande
Ormai ti vedo andare sempre più distante da me
E so che forse tu lo trovi divertente, ma non mi è rimasto niente,
Se non qualche ricordo di noi
Il tempo può andare all’indietro se vuoi
anche se
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano
siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
volevo fare il poeta, ora l’essere umano
e divento pure un po’ banale
come dirti che se non ci sei non so che fare
e poi ti chiamo subito
che tu voglia rispondermi
ora che non sei più parte di me
e a volte io mi sento stupido, ma ruberò le lacrime che ti porta via il vento
lo sai io come mi sento, perché so che mi senti, nel pieno della notte
mi tremerà la voce, darò la colpa al freddo
e non tornerò
E divento pure un po’ banale
come dirti che se non ci sei non so che fare
e poi ti chiamo subito
ma dubito che tu voglia rispondermi
ora che non sei più parte di me

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