Uscire da un talent importante come Amici non è per niente facile. Soprattutto se hai 18 anni e vivi in un mondo in cui tutto quello che fai viene visto, condiviso e giudicato da milioni di persone. Sangiovanni non ce la fa più. Nel mezzo del boom dopo il talent e Sanremo, il giovane ha rilasciato un’intervista dove racconta di un suo periodo buio dal quale non sa se riuscirà ad uscire del tutto. Ad oggi forse preferirebbe abbandonare piuttosto che lottare contro le minacce di morte.
Sangiovanni e una storia bellissima
“Sangio” è sempre stato un ragazzo che in tv è voluto apparire per quello che è anche al di fuori del contesto televisivo. Look quasi bizzarri, smalto alle unghie, bandana e tantissimi anelli. Una faccia d’angelo che ha fatto innamorare la sua ballerina Giulia e tante altre ragazze che vorrebbero essere al suo fianco. Un concorrente tranquillo, educato, sempre al suo posto che Maria ha elogiato fin dalla prima puntata.
L’amore del pubblico è arrivato da subito. Già dalle prime puntate il ragazzo era tra i preferiti. Poi sono arrivati gli inediti, l’amore per Giulia e tutti sono letteralmente impazziti. Il nome di Sangiovanni risultava ovunque. I suoi numeri nell’estate 2021 erano qualcosa di inspiegabile e le colonne sonore della stagione avevano tutte il suo nome. 18 anni e più di 100.000.000 di ascolti su Spotify. Poi la partecipazione a Sanremo dove il suo singolo “farfalle” l’ha portato al quinto posto nella classifica. Decisamente una storia bellissima che però è diventata difficile da continuare a scrivere.
Come ha vissuto Amici
Nell’intervista di essemagazine il cantante spiega che il periodo durante la sua partecipazione ad Amici è stato bellissimo. Sicuramente essere catapultato da un paesino di 3000 persone a un programma come quello di Amici con milioni di telespettatori all’inizio “gli ha fatto strano”. Contrariamente a quanto si può pensare però all’interno della casetta era tranquillo e si “trovava a suo agio”.
“Sicuramente è stato l’anno più confuso e intenso della mia vita. Forse lo sarà per sempre. Passare da un paese di 3000 persone alla televisione italiana inevitabilmente è importante. Ma io quel periodo lo vivevo sereno come parte della mia vita, era sicuramente un’altra vita ma pur sempre la mia”.
Ultimamente però le cose sono cambiate. Quando esci fuori e fai i conti con il fatto che “Amici dagli altri non sia vista come una cosa coolness è difficile”.
Il sostegno del pubblico e la nostalgia
Il sostegno del pubblico non gli è sicuramente mancato. I ragazzi stavano fuori ore e ore solo per salutarlo. Fuori dalla casetta durante il Serale si organizzavano con il megafono solo per urlargli quanto fosse bravo. E fin qui, tutto andava bene. “Per me non era strano avere così tante persone fuori, mi faceva piacere“.
Anche il suo rapporto con la nostalgia è sempre riuscito a gestirlo al meglio. Quando sentiva la famiglia era sicuramente felice ma non poteva dire che sentiva eccessivamente la mancanza perché “era quasi tutto normale”.
“Non era strano sentire le persone che erano fuori dalla casa. Mi faceva solo piacere. Non sentivo la mancanza di nessuno solo perché per me era come se io non fossi mai andato via”.
Il “down” con il pubblico: le minacce di morte
Tutta la gloria del talent ha inevitabilmente avuto due facce della medaglia. Il successo, la condivisione della sua musica, l’approvazione, il suo sogno diventato realtà. Ma questo ha portato anche a sentirsi 24/24 giudicato da un pubblico vasto ininterrottamente. Un meccanismo che da fuori può sembrare solo stupendo ma che gli ha fatto fare dei conti con l’ansia che difficilmente riuscirà a dimenticare. Anche perché tutt’ora continua a farli.
Quando si parla di pubblico si parla di una fetta di persone così grande che banalmente comprende chiunque abbia la possibilità di commentare qualcosa con uno smartphone: oggigiorno tutti. Tra questi tutti ci sono persone che “ci vanno giù pesante”. E sangiovanni lo sa bene. Insulti, minacce di morte, commenti negativi spropositati.
“Non riesco più a vivere a contatto con questa cosa. Mi fa troppo male perché non posso avere una risposta. Quando uno mi scrive ‘sei una merda’ io come faccio a capire il perché? Non ho il tempo per rispondere a tutti ma vorrei. A volte a chi mi minaccia di morte gli chiedo come mai e le loro risposte si riducono in ‘sto scherzando bro’. E’ pesante”.
Il suo rapporto con la terapia
Sangiovanni ha dichiarato di essere andato in terapia e di continuare ad andare. Una cosa che più volte nei suoi social ha consigliato e più volte ha anche dimostrato di essere sensibile a tutte le tematiche di ansia, cosa per cui soffre particolarmente.
“Non ho paura di rischiare ma non ho ancora capito se da questa tempesta può nascere il sole. In questo momento credo di no quindi preferirei sparire”.