Roberto Mancini torna in televisione. Lo vedremo a Che Tempo Che Fa per ricordare Vialli: la sua presenza ha anche un altro significato.
Roberto Mancini torna in televisione. Questo è già un evento di per sé, visto che l’ex CT della Nazionale Italiana è da tempo sparito dai radar. Il motivo è l’approdo in Arabia Saudita: sempre nel ruolo di Commissario Tecnico. Il punto, però, sono le modalità. L’allenatore non si è lasciato benissimo con la FIGC e con l’Italia in generale.
Dopo un Europeo vinto e tante cose fatte insieme, anche un Mondiale sfumato a causa della pesante sconfitta con la Macedonia, ci si sarebbe aspettato (secondo i tifosi) un atteggiamento diverso. Invece Roberto Mancini ha lasciato la Nazionale Italiana con una mail di dimissioni per andare ad allenare in Arabia. Maxi stipendio per maxi responsabilità. Le polemiche non sono mancate, ma al tecnico sono arrivate di rimbalzo essendo troppo distante per riceverle direttamente.
Mancini-Vialli, un legame senza tempo
Anche Gravina, numero uno della FIGC, si è sentito tradito. Ora Mancini torna in Italia anche se per una semplice ospitata che tanto facile non sarà: dovrà ricordare Gianluca Vialli a un anno dalla sua scomparsa. Il pretesto è un libro postumo. “Le cose importanti”, a cura di Pier Domenico Baccalario e Marco Ponti. Un’opera che termina di raccontare quello che è diventato un mito senza tempo per come ha affrontato la malattia, riuscendo a mettersi alle spalle il peggio prima di una dipartita che sembrava scritta.
Invece è stata soltanto la conseguenza di un confronto estenuante, senza esclusione di colpi. La famiglia Vialli, ora, cerca di guardare avanti. Lo stesso farà Roberto Mancini. Anche di questo aspetto parlerà da Fabio Fazio, ospite a Che Tempo Che Fa, dove magari spiegherà quello che attende sé stesso e la propria famiglia. Un “secondo tempo” totalmente diverso da come immaginava: senza l’amico di una vita, ma con nuovi riferimenti. Anche se Vialli resta sempre con lui: “Non mi abbandona mai – ha confessato – averlo vicino, però, era un’altra cosa”.
Sempre presente
Questo, forse, è il punto di ripartenza necessario: considerare le ‘cose importanti’ davvero per lasciarsi alle spalle – se possibile – anche le polemiche. Sebbene non sia facile. Mancini, però, è abituato alle sfide. Poi, stavolta, dagli spalti avrà un tifoso in più. Pronto a sostenerlo anche quando sembrerà il contrario. Quell’abbraccio di Wembley non ha fermato il tempo, ma l’ha reso più prezioso.