Continuano a indovinare le parole, a vincere e mostrare tutta la loro cultura e intesa vincente le Sibille, le campionesse in carica dal 12 agosto scorso, protagoniste indiscusse del programma più seguito dell’estate di Rai 1, Reazione a Catena. Ma tra applausi e montepremi portati a casa, le tre campionesse devono fare i conti anche con insulti e minacce da parte di chi non perde tempo a ‘sputare’ veleno, dimenticando che si tratta di un gioco e che le Sibille restano pur sempre persone.
Reazione a Catena: chi è Sara Vanni de Le Sibille, vittima di insulti
Al centro di insulti e minacce è finita Sara Vanni, una delle tre componenti delle Sibille, le campionesse di Reazione a Catena, il programma di Rai 1 condotto da Marco Liorni e seguito ogni giorno da migliaia e migliaia di telespettatori. Sara Vanni, insieme a Giovanna Tierno e Valentina Quaranta, sta sbaragliando gli avversari, dimostrando che tra le tre c’è davvero un’intesa vincente.
Chi è Sara Vanni de le Sibille?
Sara Vanni ha 29 anni, è di Torino, si è laureata in Lettere a Siena e ha una laurea magistrale in Media Radiotelevisivi conseguita all’Università La Sapienza di Roma. E’ un’insegnante di italiano e nella vita collabora anche come copywriter con un’agenzia. Ma non solo. Ama il teatro ed è una musicista, oltre che cantautrice.
Reazione a Catena: perché Sara de le Sibille è stata insultata
“A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili. Questa sera non commenterò sui social #reazioneacatena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare” ha scritto Sara Vanni su Twitter. Perché la giovane è sì amata da molti, ma a quanto pare anche molto ‘odiata’. Il motivo? Il suo orientamento sessuale.
A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social #reazioneacatena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare. Grazie a tutt* per il supporto
— Sara Vanni (she/her) (@sara26ele) August 19, 2021
In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale. Se la #leggezan fosse stata approvata, avrebbe costituito un aggravante
— Sara Vanni (she/her) (@sara26ele) August 19, 2021