Tutto pronto per il classico appuntamento pomeridiano di Rai con Oggi è un altro giorno, la trasmissione in onda dalle 14 e condotta da Serena Bortone, che tiene compagnia al pubblico dal lunedì al venerdì. Tra gli ospiti Nello Daniele, il fratello di Pino Daniele che ricorderà e omaggerà il grande cantautore, scomparso troppo presto e amato da tutti.
Dagli esordi al debutto di Pino Daniele
Pino Daniele è nato a Napoli il 19 marzo del 1955 ed è morto a gennaio del 2015. E’ stato un cantautore, chitarrista e compositore amato e apprezzato da tanti, con le sue canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. E’ stato sicuramente, a cavallo degli anni ’70 e ’80, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano e in oltre 40 anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti come: Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Claudio Baglioni, Mel Collis. Ha suonato in palcoscenici di rilievo come al Festival di Varadero a Cuba o al teatro Olympia di Parigi e dal vivo si è esibito con artisti di fama internazionale come Eric Clapton, Bob Berg, Pat Metheny.
Gli esordi
Pino Daniele è nato nel Quartiere Porto di Napoli, primogenito di sei figli di un lavoratore portuale. Condizioni economiche indigenti, poi la forza nella musica che è stata per lui un’ancora di salvezza. Si è esibito per la prima volta a 12 anni in una festa di bambini, poi si è diplomato in ragioneria e ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta. Ha esordito in un complesso chiamato New Jet, fondato con il suo compagno di classe, poi ha dato vita al gruppo Batracamiomachia. Da lì ha iniziato la sua attività di sessionman, poi è entrato a far parte come bassista dei Napoli Centrale dove ha conosciuto l’amico e quasi fratello James Senese. Lui, infatti, ha contribuito alla realizzazione dei primi album di Pino Daniele come Nero a metà, Vai mò. Il suo album di esordio è Terra mia, pubblicato nel 1977, con canzoni che hanno fatto la storia come Napul è, che aveva scritto a soli 18 anni e che ora è un vero e proprio manifesto della sua città. Seguono Na tazzulella e caffè, Je so pazzo, Chi tene ‘o mare.
Il successo
L’arrivo degli anni ’80 è stato per Pino Daniele l’apice del successo. Il 27 giugno, infatti, ha suonato in apertura del concerto milanese tenuto da Bob Marley, poi ha pubblicato l’album Nero a metà e nel 1981 ha tenuto un grandissimo concerto nella sua città, in Piazza Plebiscito, di fronte a ben 200.000 persone. Da lì sono partite le grandi collaborazioni con musicisti di fama internazionale, tra l’amicizia con Bob Dylan, Carlos Santana, Ted Turner.
Il matrimonio con Fabiola Sciabbarrasi, i figli
Una carriera brillante sì, ma anche una bella vita personale e tante soddisfazioni. Dopo il divorzio da Dorina Giangrande, corista negli album Terra mia e Un uomo in blues, da cui aveva avuto due figli, Pino Daniele nel 1991 si è risposato con Fabiola Sciabbarrassi. Dal loro amore sono nati i figli Sara, Sofia e Francesco.
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Come è morto
Pino Daniele soffriva di seri problemi cardiaci e il 4 gennaio del 2015 è stato colto da un infarto presso la sua villa, un podere isolato nelle campagne tra i comuni di Magliano in Toscana e Orbetello. Una volta arrivato a Roma, all’ospedale Sant’Eugenio, è morto, a soli 60 anni. Una scomparsa che ha fatto male, soprattutto ai napoletani che hanno deciso di riunirsi in piazza la sera del 6 gennaio per commemorarlo cantando le sue canzoni. I funerali si sono svolti in due tappe: la mattina del 7 gennaio al Santuario della Madonna del divino Amore a Roma e la sera in Piazza del Plebiscito, nella sua adorata Napoli.
L’inedito Resta quel che resta
La città di Napoli ha reso omaggio al cantautore e gli ha dedicato una via nelle vicinanze della sua casa natale. A tre anni dalla sua morte, inoltre, è stato pubblicato il singolo inedito Resta quel che resta, mentre nel 2019 durante la seconda serata del Festival di Sanremo ha ricevuto il premio alla carriera e alla memoria, ritirato dalle due figlie.