È stata ospite della trasmissione condotta da Silvia Toffanin, Verissimo. Paola Caruso ha raccontato a cuore aperto la storia del suo bambino, Michele, che la showgirl ha attribuito a un errore medico. È stato un momento toccante per la Caruso, ma anche per la Toffanin e per il pubblico. E oggi proprio lei ritornerà nel salotto di Verissimo.
Cosa è successo al figlio di Paola Caruso
Il figlio della Caruso ha oggi quattro anni e la mamma non ha dubbi che dietro il problema di salute del suo bambino ci sia un errore medico. Per quanto si sia parlato in diverse occasioni di un problema di natura neurologica, la verità l’ha raccontata la showgirl nel salotto di Canale 5: “Alla fine, dopo gli esami, è risultato che Michele ha una paresi del nervo sciatico che non gli permette di sentire la gamba e quindi di camminare”.
Ma tutto sarebbe dipeso da una puntura. Paola Caruso ha specificato che a causare il problema di Michele sarebbe stata: “L’iniezione di un medicinale tossico”. Paola si trovava in Egitto insieme al suo bambino in vacanza, quando quest’ultimo ha avuto una febbre molto alta per la quale la donna ha chiesto l’intervento di un medico che ha voluto somministrare al piccolo una siringa. Da quel momento : “Il bambino non sentiva più la gambina, non sentiva più niente. Da un bambino sano, che fino al pomeriggio aveva corso e giocato, mi sono ritrovata mio figlio paralizzato da una gamba, che non deambulava più”.
Il ricovero in Italia e la speranza di riveder camminare il suo piccolo
La situazione è precipitata e Paola ha deciso di fare subito ritorno in Italia per un consulto medico. “Il giorno dopo sono tornata in Italia con il primo volo. Siamo andati in un ospedale pediatrico neurologico a Milano, dove è stato ricoverato. Dal 21 novembre siamo praticamente tutti i giorni in ospedale”.
In merito alla possibilità che Michele possa tornare a camminare la showgirl manifesta del cauto ottimismo: “In questi due mesi ha ripreso a muovere la gambina. Cammina con un tutore. Non ha deambulato fino a metà dicembre, perché non aveva il tutore che gli hanno dovuto fare. Adesso lui cammina con il tutore, senza no. I medici dicono che è una cosa molto lunga ed è l’unico caso in Italia, perché quel medicinale è vietato iniettarlo ai minori in tutto il mondo. Non sanno come reagirà il nervo, quanto tempo ci vorrà, se si sana o meno. Non so cosa succederà”.
Ora Michele riesce a camminare con il tutore, ma ci vorrà sicuramente del tempo. E tutti facciamo il tifo per lui e la sua mamma!