Aria fresca per “Mamma Rai”, che si appresta a lanciare il palinsesto per la stagione autunnale. Bisognerà aspettare fino a venerdì 7 luglio per sapere l’offerta completa della tv di Stato, con tutti i format del dopo estate. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato infatti il 5 luglio la nuova offerta della tv di Stato, sotto la presidenza di Marinella Soldi, che sarà illustrato al Centro di Produzione Tv di Napoli. Il fine ultimo è garantire un servizio pubblico migliorato per il telespettatori, “Sarà assicurato l’impegno da parte dell’azienda a tutelare e a valorizzare nell’applicazione del Contratto di Servizio quella che è la grande tradizione del Servizio Pubblico nel campo del giornalismo di inchiesta“, ha dichiarato l’Amministratore delegato Roberto Sergio, accennando alle recenti polemiche per cui non figuravano degli incentivi al giornalismo d’inchiesta nel patto di servizio.
Aumentano i programmi d’approfondimento e attualità
Nonostante le polemiche di questi giorni, l’autunno 2023 vedrà invece un incremento delle trasmissioni di approfondimento con l’aggiunta di Storie dal Mondo (Rai 3), Poster nel sabato pomeriggio di Rai 2 (con reportage dal mondo dei giovani e la conduzione non ancora ufficiale di Monica Giandotti) e il ritorno di Petrolio ma su Rai 3 (il programma è stato condotto da Duilio Giammaria fino al 2020, prima nella seconda serata di Rai 1, poi nel prime time di Rai 2).
Addio a Cartabianca e a Bianca Berlinguer
Grande assente dal palinsesto autunnale invece Cartabianca, programma di approfondimento da cui solo pochi giorni fa Bianca Berlinguer ha dato le dimissioni, citato anche dall’Ad Rai. Durante il suo intervento, l’Ad ha sottolineato con orgoglio una piena valorizzazione della capacità produttiva interna fin dai programmi in partenza a settembre. “Sono orgoglioso di poter annunciare che abbiamo portato a saturazione la capacità produttiva dei centri di produzione con un incremento rispettivamente del +10% a Roma, del +13% a Milano, del +17% a Napoli e del +256% a Torino, con il 73% dei programmi prodotti internamente e il dimezzamento degli appalti totali rispetto alla stagione autunnale 2022 (saranno solo il 3,8%)”.