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Oggi è un altro giorno non va in onda? Sciopero Rai 17 novembre, quali sono i programmi a rischio

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Serena Bortone tra gli ospiti di oggi Enrico Lucherini

Serena Bortone oggi non va in onda? E’ questa una delle domande più cercate dagli utenti circa il possibile stop alla puntata odierna di Oggi è un altro giorno. Il programma, che ogni giorno tiene compagnia ai telespettatori nella fascia pomeridiana di Rai 1 (dalle 14.00), oggi, giovedì 17 novembre 2022, potrebbe non andare in onda. Ecco cosa sta succedendo.

Serena Bortone oggi non va in onda per lo sciopero Rai?

La possibile sospensione è legata allo sciopero che sta ‘minacciando’ i palinsesti Rai. Diverse infatti le trasmissioni, anche quelle in diretta, che potrebbero non andare in onda. E tra queste c’è anche il salotto di Serena Bortone. Le conseguenze potrebbero essere molteplici considerando che, in caso di mancata messa in onda, la Rai sarebbe costretta a modificare (e non poco) la programmazione. Al momento pertanto si attendono aggiornamenti in merito.

In aggiornamento

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Quali sono i programmi che rischiano di saltare per lo sciopero Rai

Lo sciopero è stato annunciato per le giornate del 17, oggi, e del 18 novembre 2022. A rischio ci sarebbero i seguenti programmi: 

  • Oggi è un altro giorno
  • La vita in diretta
  • Elisir
  • I fatti vostri
  • Bella ma’

Da capire tuttavia in quanti aderiranno allo sciopero e quanti programmi tra quelli sopra elencati verranno fermati

Le motivazioni

Ad indire lo sciopero è stato lo SNAP, il Sindacato Nazionale Autonomo Produzione Tv del centro di produzione Roma e di produzione news. Queste le motivazioni:

“Decadimento della qualità del lavoro nel CPTV di Roma minata ed rosa continuamente soprattutto da agenti esterni; clima di tensione vissuto dal dipendente nello svolgimento delle attività produttive dovuta alla cronica carenza di organico; fallimento della formazione professionale dei nuovi assunti; mancato riconoscimento del merito e della crescita professionale”

E ancora: 

“Aberrante gestione delle risorse umane che nega diritti e propina vessazioni; reiterata violazione degli istituti contrattuali che mirano unicamente a penalizzare economicamente il lavoratore; certa e incontrovertibile responsabilità della catena decisionale aziendale in ogni ordine e grado incapace e inadeguata ad assolvere il proprio compito specie in questi ultimi anni”.

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