L’hanno chiamato “Raivoluzione”, con un’emorragia di volti televisivi che da alcune settimane stanno lasciando la RAI. Ultimo nome è quello di Massimo Gramellini, giornalista che avrebbe firmato ufficialmente con La7. Come Fabio Fazio e Lucia Annunziata, anche il conduttore torinese ha abbandonato viale Mazzini per palese dissenso verso l’azione dell’AD Roberto e l’azione del Governo Meloni verso l’emittente pubblica italiana.
L’addio di Massimo Gramellini alla RAI
Gramellini è l’ennesimo volto pubblico che esce dalla RAI, in totale dissenso al riallineamento dell’emittente pubblica verso le posizioni del Centrodestra. Il giornalista, come altri suoi colleghi, aveva mostrato ampio dissenso verso le ultime politiche che si erano palesate all’interno di viale Mazzini, manifestando già da diverse settimane un’insofferenza al cambio di rotta dell’azienda. Avrebbe l’elisir per risolvere i “mal di pancia” politici all’interno della RAI, andando a rafforzare la squadra giornalistica di La7.
Sostituirà Massimo Giletti?
Urbano Cairo non si sarebbe fatto scappare l’occasione di mettere Massimo Gramellini sotto contratto, cosciente anche di aver perso il treno per provare a portare a La7 un volto come Fabio Fazio. Il giornalista torinese è l’ottimo “piano B” al mancato arrivo del conduttore di Savona, cui nelle ultime settimane ha deciso di seguire le campane – e i soldi – offerti da Discovery e soprattutto la Warner Bros. Gramellini, però, non sarà una scelta di ripiego: dentro La7 potrebbe giocare una partita da protagonista, magari ereditando il ruolo che fu di Massimo Giletti nel prime time.
Chiuso il ponte con Rai 3
L’uscita dalla Rai di Gramellini, mette fine anche al suo programma “Parole”, che andava in onda su Rai 3. Un colpo da maestro quello di Urbano Cairo, che all’improvviso riesce a mettere sotto contratto una delle firme più autorevoli d’Italia e soprattutto del Corriere della Sera, dove addirittura l’ex conduttore è considerato una firma di punta. Nulla è valso il tentativo di rinnovare il contratto con la RAI, con il volto televisivo che almeno fino a ieri era ancora in trattativa con viale Mazzini.
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